Mairengo, Archivio parrocchiale, s. n.
Titolo del codice: Martirologio-calendario della chiesa di S. Siro di Mairengo
Luogo di origine: Mairengo
Datazione: 1563
Supporto materiale: pergamena
Dimensioni:
A + 61 + B ff.
Formato: 380 x 264 mm
Numerazione delle pagine: foliazione originale con cifre arabe nell’angolo superiore esterno, a inchiostro rosso da 1 a 61, che si rifà ad una a inchiostro marrone, sempre nell’angolo superiore esterno, in gran parte scomparsa con la rifilatura. Foliazione moderna a matita nell’angolo superiore esterno eseguita in occasione del restauro.
Composizione dei fascicoli:
IV-17 + 6 IV55 + IV-261. Senza richiami. La prima carta di guardia era probabilmente in origine incollata alla coperta anteriore.
Condizione: buono. Restaurato nel 1996.
Disposizione della pagina:
rigatura a penna, la pagina è organizzata secondo le esigenze del particolare tipo di testo che doveva contenere, e strutturata per accogliere tre giorni.
Nel margine sinistro tre linee verticali suddividono lo spazio in tre colonne: la prima è lasciata in bianco, nella seconda figurano i giorni del mese in cifre arabe, in nero (in rosso i festivi), nella terza le lettere dei giorni della settimana dalla A alla G alternate una settimana in rosso ed una in nero. Altre due linee verticali nel margine esterno delimitano il testo. Nel margine superiore sono tracciate due linee orizzontali rosse nel quale trova posto la scritta de mense sul verso e il nome del mese sul recto. Per indicare il giorno del mese viene utilizzato il calendario romano, suddiviso in none, idi e calende. Specchio di rigatura 315 x 217.
Nel margine sinistro tre linee verticali suddividono lo spazio in tre colonne: la prima è lasciata in bianco, nella seconda figurano i giorni del mese in cifre arabe, in nero (in rosso i festivi), nella terza le lettere dei giorni della settimana dalla A alla G alternate una settimana in rosso ed una in nero. Altre due linee verticali nel margine esterno delimitano il testo. Nel margine superiore sono tracciate due linee orizzontali rosse nel quale trova posto la scritta de mense sul verso e il nome del mese sul recto. Per indicare il giorno del mese viene utilizzato il calendario romano, suddiviso in none, idi e calende. Specchio di rigatura 315 x 217.
Tipo di scrittura e mani:
una prima mano, del prete Ambrogio Rossi di Chironico (vedi Origine del manoscritto), scrive in gotica rotonda le indicazioni dei giorni, il calendario romano e le feste o dei santi da venerare. In una corsiva di modulo minore riporta poi le prime registrazioni degli annuali dei defunti, dei donatori e dei beneficiari, probabilmente ricopiandole dall’esemplare più antico.
Decorazione:
le indicazioni del calendario (nomi dei mesi, calende, none, idi) e le feste più importanti sono in rosso. Le lettere dei giorni della settimana, e alcune iniziali, sono decorate con filigrane costituite da sottili tratti a penna.
Aggiunte: annotazioni più tarde in scrittura corsiva di varie mani (XVII- XVIII sec.), in parte datate tra il 1621 e il 1673.
Legatura:
legatura costituita da assi di legno di quercia, con copertura in pelle marrone con decorazioni a secco recuperata dalla vecchia legatura (397 x 270 mm). Due ganci di chiusura che partono dalla coperta posteriore verso quella anteriore. Restaurato nel 1996 presso il laboratorio del convento dei Cordeliers di Friburgo (v. interno della coperta posteriore).
Lingua principale: latino per le registrazioni originali (metà XVI secolo) e le appena successive; le altre (XVII-XVIII secolo) in italiano.
Contenuto:
- Ar Sul recto in alto 1566 die 23 mensis decembris ego P. S. C. …, più in basso A dì … 1572 in Mayrencho, e altre annotazioni illeggibili.
- Av rigata ma lasciata in bianco.
-
1r-61v
Martirologio-calendario
-
Calendario
Il calendario, che non è pieno, è di tipo ambrosiano (la parrocchia di Mairengo appartenne alla diocesi di Milano fino al 1884).
Tra le feste più importanti si segnalano: s. Antonio abate in rosso (17 gennaio); Victoria s. Ambrosii (21 febbraio); deposizione di s. Ambrogio (5 aprile); s. Giorgio martire in rosso Votum per totam vallem (24 aprile); s. Eutizio vescovo, votum est illis de Calpiogna (2 maggio); s. Gottardo in rosso Votum per totam vallem (4 maggio); s. Pellegrino (16 maggio); Translatio s. Syri (17 maggio); s. Barnaba apostolo su correzione, Fuit enim primus archiepiscopus Mediolani in rosso (11 giugno); s. Antonio da Padova (13 giugno); vigilia di s. Ambrogio in rosso (18 giugno); ss. Protasio e Gervasio in rosso (19 giugno); s. Eusebio Votum est per totam vallem in rosso (1 agosto); s. Rocco (16 agosto); Dedicatio ecclesie Mediolani in rosso (15 ottobre); s. Caterina (25 novembre); ordinazione di s. Ambrogio in rosso (7 dicembre). -
Scelta di annotazioni che riguardano specificamente la parrocchia di Chironico
- (6r) 31 gennaio, s. Giulio: ricordo della festa di devozione celebrata dai vicini di Mairengo nel 1717 per ricordare il morbo epidemico che aveva colpito gli animali
- (20r) 25 aprile, s. Marco e s. Gregorio: memoria della decisione presa dall’assemblea dei vicini nel 1554, secondo la quale in occasione delle rogazioni o litanie maggiori e minori i paterfamilias o le materfamilias della vicinanza di Faido debbano recarsi in processione, e che non sia possibile né mangiare né bere finché queste non siano terminate
- (20r) 26 aprile: memoria della decisione, presa il 24 giugno 1568 dalla vicinanza di Faido, di celebrare, in occasione delle feste dei ss. Rocco e Sebastiano, una messa in loro onore nelle chiese di S. Andrea (Faido), S. Siro (Mairengo) e S. Maurizio (Osco)
- Più sotto in una nota si precisa che, essendosi Osco separata da Mairengo (1602), si concede ad ogni parrocchia di fare le processioni separatamente
- (21r) 2 maggio, s. Eutizio: in occasione della festa di s. Eutizio, i parroci di S. Siro di Mairengo sono tenuti ad andare a Calpiogna e celebrarvi una messa, e quelli di Calpiogna devono offrire loro il pranzo
- (21v) 4 maggio, s. Gottardo: la vicinanza di Faido deve recarsi presso la chiesa di S. Maria di Chiggiogna, dove deve essere celebrata una messa cantata
- (28r) 13 giugno, s. Antonio da Padova: festa della cappella di Primadengo a Calpiogna (edificio costruito nel 1651) presso la quale il parroco deve recarsi a celebrare la messa
- (28v) 15 giugno s. Bernardo abate: memoria della decisione presa nel dicembre 1650 dalla vicinanza di Faido di elevare la festa di s. Bernardo a venerabile festum in tutte le terre di Faido, Mairengo e Osco, e di inserire questa festa nel martirologio
- (31v) 5 luglio, s. Margherita: festa della cappella di Campello, presso la quale di deve recare il curato per celebrare una messa
- (47r) 4 ottobre, s. Francesco Levita: memoria del voto espresso il 12 giungo 1650 dagli uomini delle terre di Mairengo, Roré e Tortengo
- (48v) 15 ottobre: Dedicatio ecclesie Mediolani, e dedicazione della chiesa di S. Andrea (Faido) da celebrare il sabato precedente
- (58r) s. Siro: Consecratio ecclesie S. Siri
- (61r) 28 dicembre, ss. Innocenti: ricordo dell'anniversario della battaglia di Giornico: In M.CCCCVIIII indictione XI. die lune XXVIIIIa prescripta facta fuit maxima pugna per magnificos D. n. Uranienses una cum illis de Suizio, Zurico Lucerna et Leventina super territorio vicinantie de Zornico contra exercitum Ducis Mediolani et interfecti fuerunt centuria 14 de Lombardis. Et statutum fuit quod omni anno in suprascripta die fiat spetialis commemoratio pro suprascriptis defunctis. Et immortales gratie immortali Deo agantur pro tanta adepta victoria., in rosso.
- Indicazioni di reliquie: di s. Bernardino, s. Maria Maddalena e s. Lorenzo nell’altare di S. Antonio (3v, 24r); di s. Placido (32v); dei ss. Nabore e Felice (33r); di s. Maria Maddalena (34v), di s. Lorenzo (37v); della Croce nell'altare di s. Bartolomeo (43v); di s. Orsola nell'altare di S. Giovanni (49v); di s. Caterina negli altari di S. Maria e S. Antonio (55v).
- Accanto alla data figurano le registrazioni concernenti anniversari e obblighi. Ognuna di esse è strutturata secondo uno schema ricorrente. Oltre ai nomi della persona o delle persone cui devono essere celebrati gli anniversari, viene riportata la somma di denaro destinata posta a garanzia, più tardi figurano anche dei beni immobili, e i nomi dei possessori. Le registrazioni originali, riprese probabilmente dal vecchio martirologio, non sono datate. Le prime indicazioni datate risalgono al 1621 (52r) e si prolungano fino al 1673 (60v).
-
Calendario
-
61v
Colophon: Martylogion istud descriptum fuit a me Presbytero Ambrosio de Rubeis de Curonico, Zornici animarum pastore impraesentiarum agente, in quo quidem annovalia que in ipso continentur, fideliter annotavi: prout vicini et heredum curatores coram me ac suis curatis comparendo protestati fuerunt ac confessi, plura etiam quae in martyrologio veteri reperta sunt diligenti studio accurate conscripsi.
Et hoc consensu reverendissimorum dominorum Johannis de Arsandro et presbyteri Leonardi de Grono vallis Rogoredi impraesenti curatorum animarum ipsius ecclesie Sancti Syri. Nec non d. Ducis Petri Bulli ecclesie sancti Andree antiani una cum aliis suprascriptae ecclesie sancti Syri antianis. Et cum totius vicinantiae Faidensis pia ac mera voluntate impraesenti anno 1563 (in rosso) supra sequi Millesimo perfectum fuit summi ac omnipotentis Dei gratia.
Precedono e seguono due annotazioni di Giovanni Antonio Belvisi provisitatore apostolico, che dichiara di aver preso visione del martirologio in occasione della sua visita apostolica del 22 giugno 1729. - Br annotazione del 17 agosto 1572 riguardante un obbligo spettante ai parroci di S. Siro.
Origine del manoscritto: il martirologio, che ne sostituisce probabilmente uno più antico, rovinato o nel quale non vi era più spazio per nuove annotazioni, venne allestito e scritto nel 1563 dal parroco di Giornico Ambrogio del Rosso di Chironico, come da lui stesso dichiarato a c. 61v (vedi Contenuto). Lo stesso parroco firma e data nel 1547 il martirologio della chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Quinto, e scrive probabilmente il martirologio della chiesa di S. Ambrogio di Chironico.
Acquisizione del manoscritto:
il martirologio si conserva tuttora nell'archivio della parrocchia di Mairengo.
Bibliografia:
- Eduard Wymann, Das Schlachtjahrzeit von Giornico, in "Historisches Neujahrsblatt des Vereins für Geschichte und Altertümer von Uri", 33 (1927), pp. 95-96.
- Piero Bianconi, Inventario delle cose d’arte e di antichità. I Le Tre Valli Superiori Leventina, Blenio, Riviera, Bellinzona 1949, p. 125.
- Vittorio F. Raschèr, Codici dell’archivio della chiesa di San Maurizio di Chironico, in "Archivio storico ticinese" 4 (1963), pp. 699-724: 703-718.
- Riccardo Quadri, I "Martirologi" delle nostre terre ambrosiane. Terminologia e problemi, in Scrinium. Studi e testimonianze pubblicati in occasione della 53.ma assemblea annuale dell’Associazione degli archivisti svizzeri, Lugano-Bellinzona, 23 e 24 settembre 1976, Locarno 1976, 213-225: 215-218.
- Rainer Hugener, Buchführung für die Ewigkeit. Torengedenken, Verschriftlichung und Traditionsbildung im Spätmittelalter, Zürich 2014, p. 349.