Torre, Archivio parrocchiale, s. n.
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Descrizione di Marina Bernasconi Reusser, 2013.

Titolo del codice: Martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre, 1568
Luogo di origine: Torre
Datazione: 1568-1593
Supporto materiale: Pergamena
Dimensioni: 32 fogli
Formato: 209 x 155 mm
Numerazione delle pagine: Foliazione tarda a penna nell’angolo superiore destro. La prima carta non è numerata; alla carta 25 segue il 25bis.
Composizione dei fascicoli: III5 + 2 IV21 + II25 + IV32.
Disposizione della pagina: scritto a piena pagina, con un numero variabile di linee.
Tipo di scrittura e mani:
  • La prima parte (cc.Iv-25v) è stata redatta dal notaio Giovanni Maria del fu d. Giacomo Zarne di Torre, intercalata da aggiunte di varie mani.
  • Da c. 25bisr a c. 28v redazione dal notaio Antonio del fu d. Cristoforo Maffioli di Rongie di Malvaglia.
  • le cc. 29v e 30v sono di altra mano.
Decorazione: Sulla prima carta vi è un disegno acquarellato raffigurante S. Stefano, patrono della chiesa, con tunica bianca e dalmatica verde dai bordi e dal collo rosso-viola, così come la stola ed il manipolo, il libro del Vangelo chiuso nella destra e la palma del martirio nella sinistra. Il santo, aureolato, è riconoscibile dai tre sassi disegnati sulla testa e sulle spalle. Sopra al disegno trova posto il titolo del volume: Martilogium ecclesie sancti Stephani de Turre con le aggiunte, più tarde, Loci depennato e vallis.
Legatura: Legatura contemporanea, 209 x 155. Piatti di cartone rivestiti di pelle marrone con ornamenti impressi a secco: cornice esterna, spirale racchiudente tralcio con fiori, all’interno una losanga costruita con 4 linee parallele e all'interno delle roselline.
Lingua principale: latino e italiano
Contenuto:
  • Ir Martilogium ecclesie sancti Stephani de Turre con le aggiunte, più tarde, Loci depennato e vallis, disegno acquarellato raffigurante S. Stefano, patrono della chiesa (vedi Decorazione) e titolo:
  • Iv-1r Dichiarazione sulle circostanze della redazione del martirologio-inventario. In nomine Domini amen. Anno a nativitate eiusdem Millesimo Quingentesimo sexagesimo nono die martis vigesimo nono mensis decembris uniti et congregati vicini et homines de Turre et de Grumo Vallis Blenii in domibus ecclesie sancti Stefani protomartiris de Turre …–… in eo scriptum et ordinatum fuerit removere nec partiri possint aliquo futuro tempore.
  • 1v-17v Nuovo elenco degli annuali In qua etiam renovatione et reparatione ipsi vicini …–… de consensu et licentia reverendi domini presbiteri Johannis de Albertis de Lughiano vicarij in spiritualibus vallis Blegnij que annalia sunt hec, videlicet.
    • 2r-17r Elenco degli annuali, sia commestibili che non commestibili. Nel margine esterno, di mano più tarda, viene aggiunta la nota report.o che indica che l'annuale è stato ricopiato nel martirologio seicentesco che sostituirà questo del 1568.
  • 17v-21v Inventario dei beni della chiesa di S. Stefano 1569 Ecce inventarium ecclesie sancti Stephani de Turre conditum per reverendum dominum presbiterum Jacobinum Brunetum fq Johanini de Aquilo qui benefitium obtinet in dicta ecclesia […] In primis sedimen unum muratum et lignorum videlicet domum canepam …–… Item petia prati in Brolio […] et ab aura illorum de cima.
  • 22r Inventario dei beni della monacheria, cioè del custode, della chiesa di S. Salvatore di Torre
    Si tratta dei beni della cappella di S. Salvatore situata sul colle omonimo nel territorio di Torre, sottomessa alla parrocchiale di S. Stefano. Bona ad inventarium posito pertinentia ad offitium mongarie ecclesie santi Salvatoris de Turre ut infra. In primis petia prati jacente in territorio de AngioItem de alia petia prati subtus domus de Ingerio cui coheret undiqne illorum Jecmeti
  • 22v-24v Inventario dei beni della luminaria di S. Stefano Inventarium de bonis partinentibus [sic] luminere ecclesie sancti Stephani de Turre ut infra …–… In luminera starium unum […] In denarijs sextinos sexdecim et d […] .
  • 25r Bianca.
  • 25v Autenticazione del notaio Giovanni Maria del fu d. Giacomo Zarne di Torre, 1583.
  • 25bis-29r Aggiornamento del martirologio, 1593
    Il parroco, il console, il procuratore della chiesa ed i deputati della vicinanza vengono convocati l'8 febbraio 1593 per procedere ad un aggiornamento del martirologio.
    Autenticazione apposta il 17 marzo 1593 con firma e segno di tabellionato del notaio Antonio Cristoforo Maffioli delle Rongie di Malvaglia. In nomine domini anno a nativitate eiusdem millesimo quingentesimo nonagesimo tertio indictione sexta die lune octavo mensis februarii. Uniti et convocati infrascripti […] pro infrascripta descriptione et reparatione fienda et reparanda seu Martelorio refaciendo et retificando ac rescribendo …–… quod a modo in antea usque in perpetuum non removeantur neque dividantur amplius sed remaneant perpetualiter prout supra et infra scripta sunt.
    • Seguono le registrazioni rifatte.
    • (29r) Autenticazione del notaio Antonio del fu d. Cristoforo Maffioli di Rongie di Malvaglia, 7 marzo 1593.
  • 29v Altra registrazione, di altra mano
  • 30r Bianca
  • 30v Altra registrazione di altra mano
  • 31r-32v Bianche
  • Interno coperta posteriore Memoria di debiti contratti verso la chiesa.
Origine del manoscritto:
  • Su iniziativa del console Domenico Cicognini i vicini di Torre e Grumo vennero convocati il martedì 29 dicembre 1569 per discutere del restauro e del rinnovo del martirologio (pro reperando seu renovando eorum Martilorium) contenente l'elenco degli impegni del parroco. Da notare che Il documento viene datato secondo lo stile della Natività, così che il 29 dicembre 1569 in realtà si riferisce al medesimo giorno del 1568, il quale però cadeva di mercoledì e non di martedì.
  • Sostituisce probabilmente un martirologio-inventario più antico non più utilizzato e non pervenutoci. Per la sua nuova redazione il 29 dicembre 1569 (ma 1568) vennero convocati su invito del console Domenico Cicognini, i vicini e gli uomini di Torre e Grumo, ed il parroco Giacomo de Brunetto del fu Giovanni di Aquila.
  • Venne a sua volta sostituito da un nuovo esemplare, vedi Martirologio-inventario del 1639, ugualmente tuttora conservato presso l'archivio.
Trascrizioni
  • Presso l'Archivio parrocchiale si conserva una trascrizione dattiloscritta di don Giuseppe Gallizia.
Bibliografia
  • P. Bianconi, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I. Le Tre Valli Superiori, Bellinzona 1948, p. 207;
  • p. Rocco da Bedano, I due secenteschi martirologi bleniesi di Torre e Grumo, in "Archivio storico Ticinese" 72 (1977), pp. 189-200.