Documenti: 10

Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AV 62/4
Pergamena · I + 45 + II ff. · 33.5 x 29 cm · 23 maggio 1571
Statuti del Vallese

Gli Statuti del Vallese o Landrecht del 23 maggio 1571 (Statuta et decreta inclitae patriae Vallesii noviter sedulo recognita, multis in loci aucta et in subsequentem ordinem redacta), redatti sotto l'episcopato di Hildebrand I von Riedmatten, rappresentano la codificazione delle antiche usanze e una nuova legge per il Vallese, di influenza romana, e valevoli quindi per tutto il territorio della diocesi di Sion. Secondo Jean Graven, grande specialista del diritto antico, questi statuti sono «par leur valeur intrinsèque et par leur aspect, la pièce royale, l'honneur et le couronnement de notre législation valaisanne» (per il loro valore intrinseco e il loro aspetto, la moneta reale, l'onore e il coronamento della nostra legislazione vallesana). Negli anni successivi alla sua stesura, questo documento ha ricevuto molti complementi, aggiunte e commenti, che sono stati resi ufficiali dalla Dieta e redatti nei suoi recessi. Una revisione globale non ha avuto luogo fino al 1780. Questa legge «cantonale» è rimasta in vigore per oltre 200 anni, fino al travagliato periodo a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, segno della sua inusuale durata. Gli Statuti del Vallese contengono sia aspetti puramente giuridici (procedura, organizzazione della giustizia, stato dei notai), sia di diritto penale (reati contro lo Stato, contro la fede, contro le persone fisiche; pene e castighi) e di diritto civile (rapporti tra le persone, diritto di famiglia, obblighi, proprietà, eredità). I nove sigilli di cera contenuti in scatole di metallo sono i segni dell'autorità delle sette decanie, del vescovo e del capitolo di Sion. (ren)

Online dal: 10.12.2020

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AV 112/6
Pergamena · 107 ff. · 35.5 x 24 cm · Sion/Sitten, Capitolo della cattedrale · prima metà del XIII sec.
Missale plenarium sedunense

Messale acefalo e frammentario in cui manca l'inizio del Temporale, l'intero Santorale - che aiuterebbe nella localizzazione - e alcune pagine. La scrittura, una elegante ed accurata gotica, fa pensare possa trattarsi di un prodotto dello scriptorium del capitolo di Sion. (ber)

Online dal: 13.10.2016

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AVL 162
Pergamena · 408 pp. · 43.2 x 33 cm · Sion/Sitten · 1285-1314
Registro della cancelleria del Capitolo di Sion

Registro della cancelleria del Capitolo di Sion in pergamena, relativo a Vercorin e alla Val d’Anniviers, contenente circa 2300 atti relativi agli anni 1285-1314. Il registro è paginato da 1 a 402 ma presenta anche le pagine 96 bis, ter, quater e quinque e 296 bis, 297 bis (408 pagine). (amm)

Online dal: 13.12.2013

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AVL 477
Pergamena · 2 + 194 + 2 ff. · 34.5 x 26.5 cm · Ernen · 1420/29
Missale sedunense

Messale preceduto da un calendario della diocesi di Sion. La decorazione è costituita da iniziali filigranate all'inizio delle feste più importanti (per es. 8r14v, 82r, 92r), e da una rozza immagine del Crocifisso nel Canon della Messa (101r). Thomas Züren di Unterwassern, uno dei tre copisti, dichiara nel colophon (193vb) che il volume è stato fatto allestire da Clemens de Ulrichen per l'altare della Madonna in Aragno (Ernen). (ber)

Online dal: 13.10.2016

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AVL 506
Pergamena · III + 147 + IV ff. · 49.5 x 34 cm · Italia del nord (?) · fine del XV secolo
Graduale francescano (santorale)

L’imponente graduale comprende il santorale, il comune dei santi, le messe votive e un kyriale. E’ all’uso dei Frati Minori, come testimonia la presenza delle feste dei due santi più importanti dell’ordine, s. Francesco d’Assisi e s. Antonio da Padova. Allo stesso modo la prima delle otto iniziali ornate (c. 1r, 7v, 29r, 32r, 34v, 43r, 46v, 121v) conferma l’uso francescano: il D(ominus secus mare) contiene il nome di Gesù sotto forma di trigramma «yhs» circondato da raggi di sole, che è l’attributo del predicatore francescano s. Bernardino da Siena (1388-1440). Le belle iniziale campite su di un fondo d’oro brunito si prolungano con dei lunghi margini cespugliosi composti da foglie e fiori multicolori, con gruppi di pallini dorati raggiati, nei quali appaiono talvolta degli uccelli e delle farfalle (c. 1r, 34v, 46v). La provenienza del manoscritto è completamente sconosciuta. Tutt’al più si può associarlo ad un secondo codice dell’Archivio di Stato del Vallese, l’antifonario francescano AVL 507, dal momento che sono stati rilegati nella stessa bottega nel XVIII secolo, indice di una probabile proprietà comune; la legatura è stata in seguito restaurata da Andrea Giovannini (1989). (rou)

Online dal: 10.12.2020

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AVL 507
Pergamena · 224 ff. · 49.5 x 36 cm · Italia (Emilia Romagna?) · fine del XIII sec.
Antiphonarium fratrum minorum (temporale, pars hiemalis)

Copiato da una sola mano, l’antifonario (parte invernale del temporale) presenta un certo numero di lacune testuali (manca per esempio l’inizio). Le diverse divisioni dei canti in notazione quadrata sono contrassegnate sia da semplici iniziali alternativamente rosse e blu, sia da iniziali più grandi intarsiate filigranate. Questo manoscritto è inoltre ornato da quattro iniziali istoriate da cui nascono eleganti steli inanellati e rettilinei punteggiati d’oro e che terminano con delle lunghe foglie colorate che si arrotolano e si srotolano (cc. 54v, 89v, 108v, 210r). Cromaticamente e stilisticamente sono vicine alla produzione emiliana della fine del XIII secolo. Invece dell’iconografia tradizionale che mostra il re David in preghiera dinanzi a Dio, l’iniziale che introduce il canto Domine ne in ira (c. 108v) raffigura un religioso con la tonsura – s. Francesco o un francescano? – che si riferisce probabilmente al fatto che questo manoscritto è all’uso dei frati minori. Non si conosce né il convento originario al quale il codice era destinato, né la sua provenienza successiva. Tutt’al più si può associare questa copia ad un secondo manoscritto dell’Archivio di Stato del Vallese, il graduale francescano AVL 506, poiché nel XVIII secolo sono stati rilegati nello stesso laboratorio, il che indica la loro probabile appartenenza comune. La legatura è poi stata restaurata da R. Bommer a Basilea (1998). (rou)

Online dal: 10.12.2020

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, AVL 555
Pergamena · 193 ff. · 23 x 17 cm · St. Maurice (?) · XIII sec.
Missale plenarium ad usum lausannensis et sedunensis diocesis

Le parti originali del calendario indicano che il messale è stato scritto ad uso della diocesi di Losanna, mentre le registrazioni successive ne confermano la presenza e l'utilizzo per la celebrazione della messa nella diocesi di Sion al più tardi dal 1300. Ad una possibile origine dall'abbazia di St. Maurice rimanda la presenza di tre particolari sequenze (188v: la sequenza di Teodulfo Collaudetur rex virtutum; 190r: sequenza di Agostino Augustino laude demus e 189r: sequenza di Maurizio Pangat Syon dulce melos). Il Canone della Messa è decorato con un'iniziale miniata, il Vere dignum, e un riquadro con la Crocifissione, la Madonna e s. Giovanni (97v). Le feste più importanti sono introdotte da iniziali decorate su fondo dorato (4v, 13rb, 17ra, 18ra ecc.) Il codice è stato acquistato nel 1981 dall'Archivio di Sato del Vallese sul mercato antiquario. (ber)

Online dal: 13.10.2016

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, Ms. litt. 10/1
Pergamena · 1 f. · 30 x 20 cm · intorno al 1300
Chanson de la Reine Sebile (frammento)

La Chanson de la Reine Sebile o Macaire, un’opera della fine del XII secolo, appartiene alle gesta francesi medievali, più precisamente a quelle che si collegano alla «biografia poetica di Carlomagno»: a causa di un complotto ordito da Macaire, che ne è innamorato, la regina Sebile, sposa di Carlomagno, viene ingiustamente accusata di adulterio, ripudiata e mandata in esilio, per essere poi definitivamente scagionata. Si conoscono più di 200 versi alessandrini di questa canzone di gesta, provenienti da cinque frammenti che non facevano parte del medesimo manoscritto originale, rispettivamente conservati a Bruxelles, Bibliothèque royale de Belgique (ms. II 139, cc. 3r-4r : 2 frammenti del XIII sec.), a Sheffield, University Library (ms. 137: 2 frammenti del XIII sec.), e a Sion, Archivio di Stato del Vallese. Il foglio di Sion è stato scoperto e estratto da una antica legatura, nel 1925 da Leo Meyer, bibliotecario cantonale e archivista di stato. In seguito è stato pubblicato da Paul Aebischer (1950) che lo data intorno al 1300. Questo frammento, con un foro in un unico punto, è costituito da 168 versi, copiati su due colonne, e come unica ornamentazione presenta delle letterine dipinte in rosso all’inizio di ogni lassa. (rou)

Online dal: 10.12.2020

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, de Rivaz, Rz 222
Pergamena · 59 ff. · 18.5 x 13 cm · Savoia (?) · seconda metà del XIII secolo
Missale speciale OFM

Il Missale speciale della seconda metà del XIII secolo ad uso dell’ordine francescano, contiene i formulari delle messe per le feste più importanti dell’anno liturgico, delle messe votive e qualche rituale. Di piccolo formato, poteva facilmente essere trasportato in viaggio. Leisibach situa il suo luogo di origine in territorio savoiardo, ciò che sembra essere confermato dallo stemma, appena visibile, della famiglia de Sales (c. 59v). Questo missale è entrato nella collezione dei manoscritti di Charles Emmanuel de Rivaz (1753-1830), un importate uomo politico del Vallese. Sul foglio di guardia anteriore si trova una nota di sua mano che descrive il contenuto del messale (c. A1r-v). La sua biblioteca fu depositata nel 1978 dai suoi discendenti presso l’Archivio di Stato del Vallese. (rou)

Online dal: 10.12.2020

Preview Page
Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, S 109
Pergamena · 1 f. · ca. 800 x 47 cm · Francia (Paris?) · fine del XIV-inizio del XV secolo
Sei età del Mondo

Il manoscritto delle Six âges du monde, realizzato in Francia alla fine del XIV o all'inizio del XV secolo, appare dalla fine del medioevo in una delle più importanti biblioteche vallesane, quella della famiglia Supersaxo, oggi conservata nella Médiathèque Valais-Sion e (per quanto riguarda questo manoscritto) negli Archivi di Stato del Vallese a Sion. L'opera è importante per più ragioni. Da una parte, si presenta nella inusuale forma di un rotolo, formato solitamente riservato, tra gli altri, al genere della cronaca universale al quale appartiene. Dall'altro è attraversato, in tutta la sua lunghezza di otto metri, da un complesso albero genealogico che illustra la successione da Adamo alla Natività di Cristo. Accompagnano questo imponente dispositivo grafico numerosi disegni che decorano le colonne ed il cui stile ricorda delle opere parigine. Inoltre questo esemplare non è unico, poiché la Biblioteca di Reims possiede un esemplare analogo (ms. 61), illustrato certamente dalla stessa mano. (rou)

Online dal: 22.03.2017

Documenti: 10