Documenti: 2846, Mostrati: 2641 - 2660

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 32
Carta · 112 ff. · 18.5 x 15 cm · San Gallo · 1543
Regola di Agostino e le Costituzioni dell'ordine dei predicatori

Dopo che il consiglio cittadino di San Gallo abolì, il 2 maggio 1528, la clausura del convento delle suore domenicane a S. Caterina e il convento si chiuse gradualmente, soltanto Regula Keller e due altre sorelle restarono negli edifici del convento, dove continuarono a lavorare fino al 1543, trascrivendo la Regola di Agostino e le Costituzioni dell'ordine dei predicatori. La lettura della Regola e delle Costituzioni fu poi fortemente accentuata nei conventi riformati, conformemente al carattere della loro osservanza religiosa. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 41
Carta · 452 ff. · 21 x 14.5 cm · San Gallo · 1484
Otto von Passau, Die vierundzwanzig Alten

Quest'opera presenta in 24 discorsi, ognuno dei quali assegnato a un diverso tema, una guida alla vita cristiana, combinata con passaggi scelti da più di 100 autori. Nel tardo Medioevo questo era uno dei testi favoriti da leggere ad alta voce durante i pasti, specialmente la lunga e dettagliata vita di Maria del «12. Alten», la quale lega la storia della Passione di Cristo al destino di Maria. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 42
Carta · III + 294 ff. · 20.5 x 14 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · probabilmente 1484
Marquardo di Lindau, "Engelberger Predigten", "Fegfeuer des hl. Patricius", prediche anonime

Il manoscritto contiene una versione finora sconosciuta della traduzione tedesca del De reparatione hominis, opera principale del francescano Marquardo di Lindau. Tramanda inoltre alcune delle «Engelberger Predigten», completando in questo modo la raccolta contenuta nel Cod. Sang. 1919. Degno di nota il fatto che entrambi i manoscritti si rifacciano a un modello al quale circa 50 anni prima si erano orientati anche il Cod. Sang. 1004 e il Wil M 47 per la loro scelta (anche in questo caso complementare) di «Engelberger Predigten». (nem)

Online dal: 07.10.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 46
Carta · 50 ff. · 15.5 x 10.5 cm · seconda metà XVI sec. / seconda metà XV sec.
Manoscritto composito

La prima parte del codice contiene due prediche sulla carità tradotte dal latino e vergate nel 1589 da un copista che si firma F. C. A. (c. 7v). Il resto del manoscritto è opera di due diversi copisti operanti nella seconda metà del XV secolo e contiene una predica per ordini religiosi (cc. 8r-30r) e un trattato su peccati e pentimento (cc. 31r-49r). Quale copertina è stata usata la pagina di un calendario (novembre/dicembre, XIV sec.) che presenta alcune note obituarie. (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 47
Carta · 179 ff. · 14 x 11 cm · S. Gallo, monastero benedettino / eremitaggio S. Giorgio · 1432-1436
Jan van Schoonhoven, Johannes Tauler, Enrico Susone, "Engelberger Predigten", interpretazione del Padre Nostro, preghiere

Questo codice, scritto dal benedettino Friedrich Kölner e destinato all'eremitaggio di S. Giorgio, contiene tra l'altro una traduzione - tramandata unicamente in questo codice - della Lettera di Jan van Schoonhoven, una predica di Tauler (Vetter Nr. 70) ed estratti dal capitolo 49 della Vita di Enrico Susone. Tramanda inoltre alcune delle «Engelberger Predigten» completando in questo modo la raccolta contenuta nel Cod. Sang. 1004. Degno di nota il fatto che entrambi i manoscritti si rifacciano ad un modello al quale si orienteranno circa 50 anni dopo anche i mss. Cod. Sang. 1919 e Wil M 42 (anche in questo caso in modo complementare) per la loro scelta di «Engelberger Predigten». La brachetta del fascicolo 12 è costituita da resti di un manoscritto pergamenaceo tedesco su due colonne, rubricato, della prima metà/metà del XIII sec. (nem)

Online dal: 07.10.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M II
Pergamena · 224 ff. · 53 x 39 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina (?) · fine del sec. XV
Antifonario (de tempore, pars hiemalis)

Questo manoscritto su pergamena, decorato e con notazione musicale, contiene il Proprium de tempore (parte invernale, dalla prima domenica d’Avvento fino al Venrdì Santo), ed è stato scritto verso la fine del sec. XV. Il testo si interrompe in fondo alla pagina con la fine del terzo salmo delle Laudi per il Venerdì Santo. L’antifonario si trovava nel convento delle domenicane di S. Caterina a S. Gallo dove forse è anche stato scritto. La stessa mano ha redatto anche il manoscritto contenente la parte estiva dell’antifonario (Wil, convento delle domenicane di S. Caterina, M III). (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M III
Pergamena · 219 pp. · 53 x 39 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina (?) · fine del sec. XV
Antifonario (de sanctis, pars aestivalis)

Questo antifonario con la segnatura M III contenente le feste dei santi (Proprium de sanctis da Andrea a Domenico), è stato scritto dalla stessa mano di quello contenente la parte invernale (Wil, convento delle domenicane di S. Caterina, M II). Su pergamena, decorato e con notazione musicale, come l’M II è stato scritto probabilmente nel convento delle domenicane di S. Caterina a S. Gallo. (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M VII
Pergamena · 24 ff. · 22 x 15.5 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · XV secolo (1484?)
Processionale

Processionale copiato dalle domenicane del convento di S. Caterina di S. Gallo nella seconda metà del sec. XV . Il codice è trascritto in gotica testuale dalla stessa monaca che ha copiato i Processionali M VIII, forse il processionale M VI e quello ora Cod. Sang. 1914. Potrebbe trattarsi del manoscritto ij nv́wi procesional ricordato nel 1484 nella Cronaca del convento (Konventsbuch) e che nel 1485, secondo la stessa cronaca, venne poi rilegato. La copertina - dei semplici assi di legno rivestiti di pelle senza alcuna decorazione - è tipica della prima fase dello scriptorium di S. Caterina ed un ulteriore elemento che ne certifica la provenienza. (ber)

Online dal: 23.04.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, Chronik ("Konventsbuch")
Carta · 187 ff. · 29 x 21.5 cm · San Gallo · ca. 1481/82-1528
Cronaca ("Konventsbuch")

Il manoscritto, che nelle ricerche storiche precedenti era definito col nome di «Chronik», è il «Konventsbuch» del convento di S. Caterina di S. Gallo (61r:...und sol dis also in des convents buoch gesetz werden...). Vi si trovano, in ordine cronologico, registrazioni relative agli interessi economici del convento. Il manoscritto venne iniziato in occasione della Riforma, quando il monastero passò da proprietà singola a proprietà comuitaria. Così il «Konventsbuch» permise alla comunità di suore di ottenere ragione sui propri diritti relativi ai beni amministrati ed informazioni su quanto rimasto di quelli prima in loro possesso. Nel manoscritto hanno trovato posto informazioni sull’attività edilizia, sulle dotazioni, sullo Scriptorium, sulle vertenze giuridiche, sulle donazioni, informazioni su singole sorelle, sulla cura delle anime o lavori in genere, così come sporadicamente notizie sulla storia del convento. (rue)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, Schwesternbuch
Carta · 257/266 ff. · 31 x 23.5 cm · San Gallo · verso il 1480 (?)
"Schwesternbuch"

Il titolo attribuito a questo manoscritto è ingannevole: non indica infatti, come solito nella ricerca, una collezione di brevi biografie delle suore decedute di un particolare convento composta da persone loro vicine nelle successive generazioni di suore. Per quanto riguarda il contenuto, il Libro delle sorelle di San Gallo si compone di due parti, probabilmente composte all'inizio degli anni 1480: Parte 1, ff. jr-xxiiijv (pp. 5-14r nella nuova numerazione): regesti della storia del convento durante gli anni 1229-1488, con riferimento ai relativi documenti. Parte 2, ff. xxvir-xxxvjr: corrispondenza tra le suore domenicane di San Gallo e quelle del monastero di Santa Caterina a Norimberga; ff. xlviijr-CClvjr: non più in forma di lettera (con allocuzioni o formule di saluto, ecc.), ma piuttosto riassunti, redatti in forma di rapporto e raggruppati per tema, di pratiche in uso a Norimberga; ff. CCLIXr-CCLXIVv: indice. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, Urbar
Carta · 99 ff. · 31 x 41.5 cm · San Gallo · metà del sec. XV
Urbarium

Descritto ai ff. Ir-Ixxxjv: un catalogo dei fondi, delle tenute e delle proprietà terrene insieme con delle informazioni sulla loro produttività e sui redditi generati; dopo il f. 84 è inserito un fascicolo contenente un registro, in una mano del 1600 circa, con un lista in ordine alfabetico, situata nella parte destra. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Zofingen, Stadtbibliothek, Pa 31
Carta · 136 ff. · 28 x 20 cm · Lucerna (?) · verso il 1420 (?)
Schachzabelbuch

Questo manoscritto del Gioco degli scacchi, un trattamento allegorico dell'ordine sociale basato sul gioco degli scacchi, è stato realizzato durante gli anni 1420, probabilmente a Lucerna. 24 disegni diluiti a penna mostrano i rappresentanti di ogni ceto. (red)

Online dal: 31.07.2009

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Zofingen, Stadtbibliothek, Pa 32
Pergamena · 296 ff. · 27 x 21 cm · San Gallo · secondo terzo del sec. IX
Isidorus Hispalensis, Etymologiarum sive originum libri; De natura rerum

Le Etimologie di Isidoro di Siviglia presenti in questo manoscritto di San Gallo del secondo terzo del IX secolo sono caratterizzate da adattamenti del testo come pure da numerose correzioni ed aggiunte realizzate durante lo stesso periodo. I disegni schematici sono colorati e la guardia volante contiene un frammento in una scrittura anglosassone della fine dell'VIII secolo. (red)

Online dal: 31.07.2009

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Zürich, Braginsky Collection, B26
Pergamena · 271 ff. · 18 x 12.2 cm · [Portogallo, vergato da un copista di nome Moses o Aaron (?)] · [ultimo quarto del XV secolo]
Pentateuco e haftarot

Questo manoscritto contiene l'intero testo del Pentateuco e le haftarot (letture settimanali dai Profeti). Il manoscritto contiene sei iniziali miniate in un riquadro all'inizio di ogni libro del Pentateuco e all'inizio delle haftarot. La scrittura ebraica sefardita semicorsiva ed altre caratteristiche codicologiche del manoscritto indicano un'origine sefardita e una datazione alla seconda metà del XV secolo. E' probabile che il Pentateuco della collezione Braginsky sia opera di un artista attivo nella scuola di Lisbona, conosciuta per la produzione di 30 manoscritti che si caratterizzano per la decorazione in gran parte senza figure: riquadri con iniziali filigranate, decorazione a penna floreale e astratta ad inchiostro rosso, puntini multicolori e fiori. (red)

Online dal: 13.10.2016

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Zürich, Braginsky Collection, B28
Pergamena · 43 ff. · 10.6 x 7.6 cm · Amsterdam, Baruch ben Schemaria · 1795
Sefirat ha-Omer ("conteggio dell'Omer") e altre preghiere

Il «conteggio dell'Omer» nell'Ebraismo è una benedizione con la quale si contano i 49 giorni che intercorrono tra la seconda sera di Pesach e la festività di Shavuot. Nel manoscritto questi giorni, con le rispettive cifre, sono inscritti in 49 quadrifogli. A c. 18r è raffigurata la Menora con il testo del salmo 67. Il copista lituano Baruch ben Shemaria, da Brest-Litovsk, ha realizzato il codice nel 1795 ad Amsterdam per Aaron ben Abraham Prinz, di Alkmaar in Olanda, come viene ricordato nella pagina del titolo. Il disegno a c. 1r, eseguito con dei calligrammi, raffigura Sansone nelle sembianze di un atlante, secondo la tradizione rabbinica che lo vuole dotato di una forza sovrumana. (red)

Online dal: 18.12.2014

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Zürich, Braginsky Collection, B45
Carta · 280 ff. · 21.5 x 15.5 cm · Hebron, Salomo ha-Adani · prima del 1611
Salomo ha-Adani, Melekhet Shelomo ("i commenti alla Mishnah di Salomone")

Shelomo bar Joshua ha-Adani (1567-1625) era un erudito ebreo che si è occupato principalmente dello studio della Mishnah (la prima grande trasposizione scritta della Torah orale). Secondo la tradizione questo studio occupò ben tre decenni della sua vita. Egli trascrisse i suoi pensieri e le sue annotazioni accanto e intorno ad un esemplare stampato completo della Mishnah. Poichè le sue annotazioni erano diventate così fitte che egli stesso non riusciva più a decifrarle, un mecenate gli permise di raccogliere i suoi commenti in un'opera maggiormente chiara. Il risultato di questo lavoro sono i suoi commenti alla Mishnah. Dei sei ordini nei quali è divisa la Mishnah abbiamo qui i commenti al primo ordine, il Zeraim ("Semi"), dove sono tematizzate le benedizioni, le preghiere e le leggi agricole. Nella Library of The Jewish Theological Seminary di New York si conserva nel manoscritto MS Rab 33 un simile commento al sesto ordine - quello del Tohorot ("Purificazioni") - datato al 1611, ciò che fa supporre che il nostro manoscritto vada datato anteriormente. (red)

Online dal: 19.03.2015

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Zürich, Braginsky Collection, B49
Pergamena · 197 ff. · 12.5 x 8.8 cm · [Italia] vergato da Samson ben Elijah Halfan · [ca. 1500]
Siddur secondo il rito italiano (Nussah Roma)

Il rito romano, generalmente noto come Nussah Roma, costituisce la più antica sequenza di preghiere al di fuori dell'antico territorio di Israele e di Babylonia, e riprende molte tradizioni della Palestina. L'ornamentazione del manoscritto include molte iniziali in un riquadro decorato a penna con disegni geometrici e floreali, solitamente ad inchiostro rosso e blu. La pagina di apertura miniata contiene la parola iniziale Ribbon (Maestro [di tutti i mondi]), collocata in un riquadro rettangolare con decorazione a penna filigranata rossa e blu e lettere dorate. Nel margine inferiore si trova uno stemma di famiglia non identificato che rappresenta un leone rampante. Il manoscritto è vergato da Samson ben Eljah Halfan, un membro della famiglia di copisti e studiosi Halfan, i cui antenati appartengono ad un gruppo di ebrei espulsi dalla Francia nel 1394, e che trovarono rifugio in Piemonte, nell'Italia del nord. (red)

Online dal: 13.10.2016

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Zürich, Braginsky Collection, B52
Pergamena · 20 ff. · 11.5 x 8 cm · Amburgo, Uri Feivesch ben Isaak Segal · 1750
Seder tikkun ha-mohel ("Preghiere per la cerimonia della circoncisione")

Il codice contiene delle preghiere da recitare in occasione della cerimonia della circoncisione. Questa cerimonia è raffigurata a c. 10r, mentre si svolge all'interno di una sinagoga dove il profeta Elia, il quale annuncia la venuta del Messia, è considerato presente. A c. 18r è illustrato il rito della benedizione del vino. Le illustrazioni sono opera di Uri Feivesch ben Isaak Segal, importante rappresentante della scuola miniaturistica di Amburgo-Altona del XVIII secolo che ha confezionato, oltre a questo, almeno altri cinque manoscritti. Nella pagina del titolo figura il nome del proprietario, Joseph ben Samuel, ed uno stemma non identificato con l'Ordine dell'Elefante, uno dei più prestigiosi ordini cavallereschi danesi. (red)

Online dal: 18.12.2014

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Zürich, Braginsky Collection, B57
Carta · 223 ff. · 20.6 x 15 cm · Ungarisch Brod (Moravia) · tra 1673 e 1683
Siddur secondo il rito sefardita (Nussah Sefarad)

Oltre alle preghiere quotidiane, il manoscritto contiene anche commenti kabbalistici e kavanot (intenzioni mistiche). Nella scuola kabbalistica di Safed (Galilea superiore), l'aspetto mistico della preghiera quale "veicolo dell'ascesa mistica dell'anima verso Dio" è di grande importanza. Il testo di questo libro di preghiere è generalmente attribuito ad Isaac ben Solomon Luria (1534-1572). Il manoscritto inizia con una pagina del titolo incompleta che presenta una bordura decorativa floreale in rosso, giallo e verde, ma senza testo. Nella bordura ornamentale colorata trova posto l'iscrizione “Samuel ha-Kohen, cantore a Broda”, da identificare o col copista o forse con la persona per la quale fu scritto il libro. Il manoscritto faceva parte della collezione di Naphtali Herz van Biema (1836-1901), un collezionista di Amsterdam i cui libri furono messi all'asta nel 1904. Molti di questi libri erano appartenuti alla famiglia della moglie, i Lehren, celebri filantropi ortodossi e bibliofili di Amsterdam. (red)

Online dal: 13.10.2016

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Zürich, Braginsky Collection, B62
Pergamena · 138 ff. · 12.2 x 9.5 cm · Amsterdam, copiato da Meir Cohen Belinfante, decorato da Isaac Siprut · 1728
Il Salterio De Pinto (Sefer Tehillim)

Nel 1728 Meir Cohen Belinfante copiò questo salterio decorato dall'edizione pubblicata ad Amsterdam nel 1670 da David de Castro Tartas, stampatore di libri ebraici e spagnoli, attivo tra il 1662 e il 1698. Il manoscritto contiene una pagina con il titolo decorata che raffigura David, autore dei salmi, e Aaron, con un chiaro riferimento al primo nome del proprietario, mentre nella parte inferiore della pagina è illustrata una scena biblica con Giuseppe, così da creare una correlazione con il nome del padre del committente, che si chiamava anche Giuseppe. L'intera decorazione, compresa la pagina iniziale, è eseguita con inchiostro marrone simile a quello del testo. Alla fine del manoscritto è inserito un testo del correttore, Isaac Saruk, che loda la precisione del manoscritto e scrive un poema in onore del committente Aaron de Joseph de Pinto, dal quale il manoscritto prende il nome. (red)

Online dal: 13.10.2016

Documenti: 2846, Mostrati: 2641 - 2660