Documenti: 2846, Mostrati: 1161 - 1180

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. fr. 190/2
Pergamena · (I-III) + 189 folios + (IV-VI) ff. · 40.4 x 29.5 cm · Francia (Parigi) · ca. 1410
Giovanni Boccaccio, Des cas des nobles hommes et femmes

Laurent de Premierfait traduce in francese il De casibus virorum illustrium di Giovanni Boccaccio nel 1400. Quest’opera descrive i tragici destini di personaggi illustri soprattutto dell’Antichità. Nel 1409 il traduttore presenta al duca di Berry una seconda versione, dopo averla completata con notizie estratte da storici latini. L’esemplare di Ginevra, che porta l’ex-libris del duca bibliofilo, contiene la seconda versione. E’ riccamente decorato da numerose vignette istoriate attribuite principalmente al Maestro di Luçon. (hoc)

Online dal: 21.12.2010

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 29/1
Carta · III + 381 + I ff. · 31.6 × 22 cm · Venezia (?) · metà del XVI sec.
Atanasio di Alessandria, Opere

Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 29/2
Carta · I + 365 ff. · 31.5 × 21.5-22 cm · Italia settentrionale · 1569-70; 1567; terzo quarto del XVI sec.
Atanasio di Alessandria, Opere

Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 29/3
Carta · I + 267 ff. · 31.7 × 21.5-22 cm; 31.5 × 21 cm · Germania e Basilea · secondo terzo del XVI e ultimo quarto del XVI secolo
Atanasio di Alessandria, Opere

Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 42
Carta · I + 216 + I ff. · 33.1 x 22.6 cm · XVI secolo
Galenus, De simplicium medicamentorum facultatibus

Manoscritto in carta filigranata risalente al XVI secolo. Di argomento medico, contiene gli 11 libri del De simplicium medicamentorum [temperamentis ac] facultatibus di Galeno. La scrittura di questo codice, stretta e «pointue», ricorda quella di Demetrio Mosco, un umanista greco attivo a Venezia e Ferrara (metà XV- dopo 1519). Il manoscritto non è stato ultimato, come testimonia la presenza di alcuni spazi lasciati in bianco e destinati a contenere delle lettere miniate. Il codice fu acquisito da Alexandre Petau nel 1655. Passato in seguito nelle mani del pastore e teologo ginevrino Ami Lullin, alla sua morte venne lasciato in eredità alla Biblioteca di Ginevra. (man)

Online dal: 29.03.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 44
Carta · 12 + 802 pp. · 30.2 x 21.5 cm · Costantinopoli? · XIII secolo
Omero, Iliade con scolii e pargrafi interlineari ai canti I-XII

Questo manoscritto bizantino del sec. XIII presenta un gran numero di scolii che talvolta completano quelli dei manoscritti più antichi e che testimoniano del suo ambito di produzione e delle abitudini dei suoi annotatori e possessori successivi. Tra questi si ricorda Teodoro Meliteniôtes, che restaurò e completò il volume rovinato nel sec. XIV, poi Henri II Estienne, suo proprietario nella seconda metà del sec. XIV, che si servì di questo manoscritto per la sua edizione dei poemi omerici del 1566, edizione che rimase standard fino al sec. XVIII. Il manoscritto contiene una Iliade completa, tranne delle lacune accidentali poco estese, provviste di una parafrasi interlineare dei 12 primi canti. (rey)

Online dal: 13.12.2013

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 1
Pergamena · I + 429 + II ff. · 27.8-28 x 20-20.5 cm‎ · Italia · XIII secolo
Bibbia masoretica (Pentateuco, Profeti e Agiografici)

Questa bibbia masoretica italiana del XIII secolo, perfettamente conservata, fu usata come manuale di studio per imparare la cantillazione delle letture della Torah. Tuttavia, la sua importanza risiede nella sua origine. Sembra che sia stata acquisita a metà del XV secolo da Solomon Finzi, un famoso banchiere ebreo mantovano che possedeva una grande biblioteca di manoscritti ebraici. Infine, una lettera inserita all'inizio del manoscritto attesta che questa bibbia fu uno dei 615 manoscritti biblici raccolti per la pubblicazione del Vetus Testamentum hebraicum variis lectionibus di Benjamin Kennicott (1776-1780). (iss)

Online dal: 12.12.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 3
Pergamena · I + 131 + I ff. · 21.5 x 14.5 cm · Francia del nord · metà del XIII sec.
Bibbia ebraica (Pentateuco e Libro di Ester)

La bibbia di medio formato è entrata alla Biblioteca di Ginevra tra il 1667 e il 1701 e costituisce una delle più antiche donazioni a questa biblioteca, prima denominata Accademia di Ginevra. Inoltre, questa Bibbia è stata utilizzata tra i 615 manoscritti biblici collazionati da Benjamin Kennicott (1776-1780) per il Vetus testamentum hebraicum variis lectionibus. (iss)

Online dal: 14.12.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 4
Pergamena · 1 f. · 208.3 x 13.5 cm · Amsterdam · intorno al 1641
Megillah Ester (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Questa megillah è costituita da trenta medaglioni circolari di testo, contornati da una decorazione incisa e policroma di tipo floreale, animale e architettonica di stile barocco. Questo rotolo poco conosciuto è uno dei sei completi composti dal motivo «leone, agnello e orso» prodotti dal celebre incisore Shalom Italia (c. 1619-1664). Questi ha anche inciso numerosi rotoli di Ester con diversi motivi che si conservano tuttora nelle grandi collezioni speciali, in musei e biblioteche di tutto il mondo. (iss)

Online dal: 13.10.2016

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 8
Pergamena · I + 280 + I ff. · 22 x 14.8-15 cm‎ · fine del XIII- inizio del XIV sec.
Mahzor

Questo magnifico Mahzor per le feste solenni (Rosh ha-Shana e Yom Kippur) dell'anno liturgico ebraico, secondo il rito del nord della Francia (Nussaḥ Zarfat), è accompagnato da un gran numero di poesie liturgiche (piyyutim), recitate nelle comunità un tempo fiorenti della Francia settentrionale medievale. Diversi richiami sono incorniciati da disegni figurativi a inchiostro. Questo volume è entrato nella Biblioteca di Ginevra in data sconosciuta tra il 1667 e la fine del XVII secolo, dopo essere appartenuto al medico di Andrea Doria, Condottiere di Carlo V (1500-1558). (iss)

Online dal: 18.06.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 9
Carta · I + 139 + I ff. · 20.5-25 x 14.2-15 cm · Aschenaz e Italia · prima metà del XIV sec. (Mishneh Torah) e metà del XV sec. (lapidario)
Mishneh Torah (Libri I, II, V) di Maimonide e un lapidario in ebraico e giudeo-italiano

Questo manoscritto cartaceo, datato grazie alle filigrane, è diviso in due unità di testo rilegate insieme. Il primo testo è una copia ashkenazita del XIV secolo della notevole opera giuridica di Maimonide (1135-1204), Mishneh Torah - libri 1, 2 e 5. Il secondo testo è un anonimo lapidario italiano del XV secolo intitolato Inian ha-Avanim, seguito da un testo che elenca i carati di perle e spinelli e il valore dell'argento e dell'oro in diverse città e regioni, come Parigi, Venezia, Genova e la Sicilia. Questa miscellanea è entrata nella Biblioteca di Ginevra in data sconosciuta tra il 1667 e la fine del XVII secolo. (iss)

Online dal: 18.06.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 10
Pergamena e carta · I + 118 + I ff. · 21.5 x 16 cm · sefardita · XIV secolo
Miscellanea aritmetica, astronomia ed etica

Questo manoscritto è costituito da quattro testi: un trattato di aritmetica ed astronomia anonimo, un commento anonimo al Sefer ha-Mispar di R. Abraham Ibn Ezra (c. 1092-1167), il trattato She’elot Tiviot (Problemata Physica) attribuito allo pseudo-Aristotele e il poema a carattere etico e didattico di R. Hai ben Sherira Gaon (c. 939-1038) Musar Haskel. Le She’elot Tiviot, tradotte dall'arabo all'ebraico ad opera di Moïse Ibn Tibbon (morto c. 1283) sono particolarmente interessanti perché il Ms. heb. 10 contiene una versione in quattro capitoli. Non esistono che tre altri manoscritti che contengano questi quattro capitoli, su un totale di sette manoscritti conosciuti e conservati nel mondo dei She’elot Tiviot. (iss)

Online dal: 13.10.2016

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 12
Pergamena e carta · II + 103 + III ff. · 21.4 x 14.8-15 cm · sefardita · fine XIII- inizio XIV secolo
Logica Aben Resched

Questo manoscritto contiene una parafrasi ebraica anonima dei cinque primi libri del Commentaire Moyen di Averroè (Abu al Walid Muhammed Ibn Rushd, c.1126-1198) all'Organon attribuito ad Aristotele. A partire dal XIII secolo degli intellettuali ebrei della Provenza quali Jacob Anatolio Abba Mari (c.1194-1256), produssero delle parafrasi e delle compilazioni ebraiche di alcuni libri dell'Organon, della cui opera si sono conservati più di cinquanta manoscritti. La parafrasi anonima che si trova nel Ms. heb. 12 della biblioteca di Ginevra si inscrive dunque in questa stessa serie. (iss)

Online dal: 13.10.2016

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 6
Pergamena · I-II + 239 + III-IV ff. · 28.3 x 20.8 cm · regione renana · secondo quarto del sec. IX
I quattro Vangeli latini

Prodotto nella regione renana nel sec. IX, questo importante manoscritto contiene il testo dei quattro Vangeli nella versione latina, ed è scritto in minuscola carolina. E' abbellito, tra l'altro, da due grandi iniziali decorate a intrecci e da Canoni di concordanza presentati in arcate decorate con colori vivaci. (jeg)

Online dal: 23.06.2014

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 7
Pergamena · I + 394 ff. · 29 x 22 cm · 1308
Concordanza verbale della Bibbia

Realizzate nell’ambiente dei domenicani di Saint-Jacques a Parigi, le concordanze verbali della bibbia costituiscono delle opere autonome che permettono il reperimento di tutte le occorrenze di un termine nella bibbia. Disposte secondo l’ordine alfabetico, ogni parola è rinviata alla parola abbreviata del libro biblico nel quale appare, seguita dal numero del capitolo – la divisione in capitoli fu stabilita definitivamente intorno al 1200 – e da una lettera compresa tra la A e la G (ogni capitolo essendo arbitrariamente diviso in sette parti in un’epoca nella quale la numerazione dei versetti non esisteva ancora). L’esemplare della Biblioteca di Ginevra appartiene alla quarta versione delle concordanze domenicane, una versione che suddivide i capitoli in quattro parti (dalla A alla D) invece che in sette. Datata al 1308, questa copia è stata offerta al convento dei domenicani di Plainpalais a Ginevra all’inizio del XV secolo (c. 394v). (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 15
Pergamena · 168 ff. · 36.5 x 26.7 cm · XII secolo
Raccolta di testi teologici

Una annotazione in latino sul primo foglio del manoscritto, contemporanea alla realizzazione del manoscritto avvenuta nel corso del XII secolo, elenca i sei testi contenuti nel volume. Identifica quattro trattati di S. Agostino De doctrina christiana, Contra Felicianum arrianum, Explanatio epistolae ad Galatas, De consensu quatuor evangelistarum – e annuncia di non sapere «nescitur» quale sia l’autore degli altri due testi. La critica moderna vi ha riconosciuto il De vita christiana attribuito a Fastidius (IV-V secolo) e un trattato sulla trinità, identificato poi come il Pro fide catholica attribuito a Fulgenzio di Ruspe (467-532). Questa copia è stata eseguita accuratamente, il testo rivisto e corretto e le principali divisioni del testo sono indicate da eleganti iniziali ornamentali in rosso e blu. La provenienza del codice è sconosciuta prima della sua apparizione nel 1620 nel catalogo dei libri a stampa e dei manoscritti della Biblioteca di Ginevra. (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 16
Papiro e pergamena · 4 + 53 + 2 ff. · 32 x 22 cm · Luxeuil (Francia, Haute Saône) ou Lyon (Francia, Rhône) · sec. VII/VIII
Sermoni di S. Agostino

Questo manoscritto contiene delle prediche di Agostino in scrittura onciale, redatte da una mano del tardo sec. VII, inizio del sec. VIII. Il foglio esterno di ogni fascicolo (quinioni) è costituito da un foglio di pergamena, mentre i rimanenti fogli sono in papiro. I 53 fogli (8 fascicoli) sono stati staccati da un manoscritto che originariamente contava 30 fascicoli (tra 304 e 308 fogli). Altri 63 fogli, rispettivamente 8 fascicoli, si conservano a Parigi (Parigi, BnF, lat. 11641). Un altro foglio, che va collocato nel manoscritto di Parigi tra il f. 26 e 27, si conserva a S. Pietroburgo, NLR, Lat.F.papyr.I.1; tutti gli altri sono scomparsi. Nel sec. IX il manoscritto appartenne alla biblioteca di Floro di Lione, che vi aggiunse di sua mano numerose annotazioni marginali. (flu)

Online dal: 22.06.2010

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 18
Carta · 7 + 425 + 1 ff. · 27 x 19.7 cm · sec. XV o XVI
Isidoro da Siviglia. s. Gerolamo. Esebio di Cesarea et al.

Questo manoscritto del sec. XV o XVI raggruppa, in un volume che sembra omogeneo dal punto di vista codicologico, dei testi di diversi autori: Isidoro di Siviglia, S. Gerolamo, Eusebio di Cesarea tradotto da Rufino di Aquileia, Paolo Orosio e S. Bernardo. (jeg)

Online dal: 15.04.2010

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 19
Carta · II + 86 + II ff. · 22 x 15 cm · XV sec.
Lettere di Gregorio Magno

Questo manoscritto del XV secolo contiene 137 lettere di papa Gregorio Magno, noto soprattutto nel Medioevo per i suoi Moralia in Job. Queste lettere, scritte durante il suo pontificato (590-604), costituiscono una fonte importante per la storia dell'Alto Medioevo e vengono copiate senza interruzione per tutto il periodo medievale. Presente nei fondi della Biblioteca di Ginevra alla fine del XVII secolo, questa copia cartacea, accuratamente trascritta in una piccola corsiva, è rimasta incompiuta, come dimostrano il fatto che le grandi iniziali che aprono ciascuna delle lettere non sono state eseguite, e i dieci fogli bianchi finali. (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 22
Pergamena · (I-III) + 175 + (IV-VI) ff. · 28 x 21 cm · abbazia di Murbach (Francia, Alto Reno) · intorno all'830
Commento di Rabano Mauro ai libri di Giuditta, Ester e dei Maccabei

Questo manoscritto, copiato nell'abbazia di Murbach (Francia, Alto Reno) intorno all’830, contiene il commento biblico redatto da Rabano Mauro ai libri di Giuditta, Ester e dei Maccabei. Oltre alla sua antichità, il manoscritto è impreziosito dalla presenza di un calligramma, inserito nel commento al libro di Giuditta, raffigurante l’imperatrice Giuditta, sposa di Luigi il Pio, benedetta dalla mano di Dio. (jeg)

Online dal: 22.03.2012

Documenti: 2846, Mostrati: 1161 - 1180