Documenti: 2846, Mostrati: 1561 - 1580

Tutte le biblioteche e collezioni

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 51
Pergamena · 110 ff. · 27 x 19 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Gregorius I. Papa

Seconda parte di un esemplare in sei volumi dei Moralia in Job di Gregorio (Min. 50-55), elencato nell'inventario della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v), denominato sul f. 1r quale secunda pars e che contiene i libri da 6 a 10. A piena pagina e senza decorazione tranne la pagina con l'Incipit in capitale rustica allungata (1r) e una iniziale con tralci vegetali solo disegnata (1v). Interessante la tavola computistica a c. 110r/v. Nel XV secolo il codice ricevette, come molti altri, una legatura in pelle con borchie di metallo e due ganci di chiusura. (spe)

Online dal: 13.10.2016

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 52
Pergamena · 122 ff. · 24 x 17 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Gregorius I. Papa

Terza parte di un esemplare in sei volumi dei Moralia in Job di Gregorio (Min. 50-55), elencato nell'inventario della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v), denominato sul f. 1r quale tercia pars e che contiene i libri da 11 a 16. Il manoscritto, a piena pagina, si distingue dagli altri cinque per il formato più piccolo, la capitale decorativa arabescata della pagina con l'Incipit (1r) e le semplici iniziali. Legatura romanica ben conservata. (spe)

Online dal: 13.10.2016

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 53
Pergamena · 168 ff. · 27 x 20 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Gregorius I. Papa

Quarte parte di un esemplare in sei volumi, elencato nell'inventario della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v), dei Moralia in Job di Gregorio Min. 50-55), che contiene i libri da 17 a 22, denominato a c. 1r quale IIII. pars. A piena pagina, accurato manoscritto senza decorazione, tranne una iniziale con tralci vegetali. Nel XV secolo il codice ricevette, come molti altri, una nuova legatura in pelle con borchie di metallo, due ganci di chiusura ed un'etichetta con il titolo (1r). Quali carte di guardia vennero utilizzati, come nei Min. 20, Min. 24, Min. 40 e Min. 55, frammenti di un obituario del monastero di Ognissanti del XIV sec. (c. 169r-v; la carta di guardia anteriore è andata persa). (spe)

Online dal: 22.03.2017

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 54
Pergamena · 102 ff. · 27.5 x 20.5 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Gregorius I. Papa

Quinta parte di un esemplare in sei volumi, elencato nell'inventario della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v), dei Moralia in Job di Gregorio Min. 50-55), che contiene i libri da 23 a 27, denominato a c. 3r quale quinta pars. A piena pagina, senza decorazione tranne una iniziale con tralci vegetali a piena pagina non completata nella pagina con l'Incipit (3r). Quali controguardie e carte di guardia della legatura romanica vennero utilizzati dei bifogli da un altro codice, anche proveniente da Sciaffusa, contenente la versione del Libro 23 dei Moralia (c. 1v2v, 100r101v). (spe)

Online dal: 22.03.2017

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 55
Pergamena · 187 ff. · 27.5 x 20.5 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Gregorius I. Papa

Sesta parte di un esemplare in sei volumi, elencato nell'inventario della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v), dei Moralia in Job di Gregorio Min. 50-55), che contiene i libri da 28 a 35. A piena pagina, accurato, scritto da vari copisti, con la pagina dell'Incipit decorata (2v), una iniziale con tralci vegetali a piena pagina (3r) ed altre iniziali con tralci all'inizio dei singoli libri. Alla fine (183v-185v) sono stati trascritti quattro documenti degli anni 1090-1122. Nel XV secolo il codice ricevette, come molti altri, una nuova legatura in pelle con borchie di metallo, due ganci di chiusura ed un'etichetta con il titolo (1r). Quali carte di guardia vennero utilizzati, come nei Min. 20, Min. 24, Min. 40 e Min. 53, frammenti di un obituario del monastero di Ognissanti del XIV sec. (1r-v e 186r-v). (spe)

Online dal: 22.03.2017

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 70
Pergamena · 289 ff. · 39.5 x 28 cm · Sciaffusa · intorno al 1100
Homiliae et Sermones Sanctorum Patrum

Secondo tomo del libri II omeliarum et sermonum per totum annum, con i Sermones de tempore (f. 1v), Sermones de sanctis (f. 136v) e i Sermones de communi sanctorum (f. 237v) per il periodo da Pentecoste fino alla fine dell'anno liturgico, elencato nelle aggiunte alla lista dei libri del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v). Il manoscritto, su due colonne, vergato fino alla ultima pagina lasciata incompleta, da un unico copista esperto, appartiene, con le sue numerose iniziali con tralci realizzate a penna con inchiostro rosso, alcune corrispondenti a ben 20 righe, e le sue scritture distintive, ad uno dei più bei manoscritti realizzati nel monastero di Ognissanti. Il codice, come molti altri, nel XV secolo ricevette una legatura nuova in pelle con borchie in metallo e due ganci di chiusura; il f. 1 (da allora sciolto) ebbe funzione di foglio di guardia, quello alla fine manca (dopo il f. 287). (spe)

Online dal: 26.09.2017

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 71
Pergamena · 269 ff. · 17.5 x 12.5 cm · XIII-XIV sec.
Bonaventura · Talmud · Gualterus de Brugis · Bertholdus Ratisbonensis

Il manoscritto è composto da quattro parti di diverse epoche. La prima (cc. 1r-59v, seconda metà del XIII sec.) contiene il Breviloquium di Bonaventura; la seconda (cc. 60r-153v, XIII-XIV sec.) degli estratti dal Talmud; la terza (cc. 154r-239v, XIV sec.) dei sermoni del francescano Gualterus de Brugis e lo scritto Pharetra dello Pseudo-Bonaventura, e infine, nella quarta parte (cc. 240r-268v, prima metà XIV sec.), è trascritta la raccolta di prediche Rusticani del francescano Bertoldo di Ratisbona. Di particolare interesse sono le Extractiones de Talmud, che costituiscono il più grande corpus di traduzioni latine del Talmud arrivato fino a noi, prodotto a Parigi nel 1244/1245 nell’ambito della revisione della condanna dell’opera che era stata proclamata nel 1240/1241. Nella versione presente in questo codice le traduzioni sono organizzate non secondo la sequenza dei trattati ma tematicamente, secondo i vari argomenti. La legatura del secolo scorso, nella quale sono state riutilizzate parti di quella antica e che reca tracce della catena, indica che il codice proviene dal convento dei francescani di Sciaffusa. (ber)

Online dal: 29.03.2019

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 75
Pergamena · 97 ff. · 25 x 17 cm · XI secolo
Julianus Toletanus, Liber Baruch, Capitularia, Theganus

Manoscritto incompleto, scritto in minuscola carolina da varie mani. Contiene tra gli altri i libri 2 e 3 dell'opera Prognosticum futuri seculi (1r-25v) di Giuliano di Toledo (642-690), la Collectio Capitularium - documenti di diritto civile ed ecclesiastico - di Ansegiso di Fontenelle (32r-86v), i Capitularia Hludovici (86v-91r) e soprattutto la vita di Ludovico il Pio di Theganus (91r-97v). Due glossa interlineari contemporanee a c. 96v, in corrispondenza della narrazione del battesimo di Harald (Harald Klak) di Danimarca e del suo conferimento della Frisia nell'826, fanno pensare ad un'origine nordica del manoscritto. (ber)

Online dal: 23.06.2016

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 78
Pergamena · 213 ff. · 34.5 x 25.5 cm · San Gallo? · seconda metà del sec. VIII
Cassiodorus, Expositio psalmorum 1-50

Il commento di Cassiodoro ai Salmi è il più antico manoscritto della Biblioteca ministeriale. La scrittura fa pensare a San Gallo come luogo di origine, mentre il nome dello scriba (“Wolfgisus presbyter”) a Costanza. Include un'annotazione di prestito o donazione all'abate Wilhelm von Hirsau, il quale nel 1080 riformò il convento di Allerheiligen (Ognissanti) a Sciaffusa. (spe)

Online dal: 31.07.2009

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 94
Pergamena · 180 ff. · 21.5-22 x 16.5 cm · Germania centrale o sudorientale · metà o seconda metà dell’XI sec.
Pontificale di Sciaffusa

Il pontificale contiene, oltre ai tipici testi liturgici, anche delle istruzioni (ordines) per i vescovi nel caso della scelta, designazione e incoronazione di un re o per l’incoronazione di imperatori o imperatrici. Il codice contiene tre disegni a penna a piena pagina con una scena di dedicazione (2v), una scena di incoronazione (29r) e un imperatore in trono sul verso (29v). La menzione nel testo di s. Nonnoso, le cui reliquie furono traslate verso la metà dell’XI secolo nel duomo di Freising, rimanda ad un’origine del codice in un monastero benedettino della Germania sudorientale. Il manoscritto si conserva da più di 900 anni a Sciaffusa dove è menzionato nell’elenco dei manoscritti di Allerheiligen del 1100 circa. (ber)

Online dal: 08.10.2020

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 95
Pergamena · 173 ff. · 30.5 x 21.5 cm · Ognissanti, Sciaffusa · prima metà del sec. XII
Messale (Graduale, sacramentario, lezionario)

Una gran parte di questo messale con notazione musicale è stato realizzato intorno al 1100. Dopo il 1300 queste parti sono state rilegate con una sezione più moderna. La presenza delle caratteristiche iniziali con tralci vegetali, la menzione nel calendario di santi locali ed altre aggiunte, lasciano pensare che il messale sia stato confezionato nel monastero di Allerheiligen a Sciaffusa e lì usato nel corso di molti secoli. Si tratta di uno dei pochi manoscritti liturgici proveniente da questo monastero che sia sopravvissuto alla Riforma. (spe)

Online dal: 19.12.2011

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 98
Pergamena · 499 ff. · 25 x 19 cm · Costanza · 1459
Breviarium OFM (pars hiemalis)

Prima parte di un breviario ad uso francescano, nella bibliografia in precedenza indicato anche come Horae canonicae, forse destinato ad una clarissa. Scritto nel 1459 su di pergamena di ottima qualità dal famoso copista Johannes Frauenlob. Gli stemmi delle famiglie Schatz e Guldinast di Costanza permettono di trarre delle conclusioni a proposito dei committenti. La ricca decorazione è costituita da iniziali su fondo dorato, iniziali filigranate e decorazione marginale. Presenta 30 iniziali figurate e istoriate realizzate da due artisti stilisticamente chiaramente distinguibili, dei quale il primo si mette in evidenza per la sua maestria, come scrive Bernd Konrad: «Der mit zahllosen Farbpunkten vorgenommene Farbauftrag, die heitere Rankenmalerei […] und auch das geschärfte Verständnis für Fernwirkung bei Landschaftsdarstellungen sind beinahe einzigartig für diese Zeit in der Bodenseemalerei.» (spe)

Online dal: 19.12.2011

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 99
Pergamena · 516 ff. · 25.5 x 19 cm · Costanza · 1460
Breviarium OFM (pars aestivalis)

Seconda parte di un breviario ad uso francescano, nella bibliografia in precedenza indicato anche come Horae canonicae, forse destinato ad una clarissa. Scritto nel 1459 su di pergamena di ottima qualità dal famoso copista Johannes Frauenlob. La ricca decorazione è costituita da iniziali su fondo dorato, iniziali filigranate e decorazione marginale. Presenta 12 iniziali figurate e istoriate realizzate da due artisti stilisticamente chiaramente distinguibili, del quale il primo si mette in evidenza per la sua maestria. Insieme al suo pendant Min. 98 il codice appartiene, come scrive Bernd Konrad: «zu den schönsten Büchern des 15. Jahrhunderts am Bodensee». (spe)

Online dal: 19.12.2011

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 104
Pergamena · 149 ff. · 21.5 x 16.5 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Hieronymus, Athanasius, Rufinus

Esemplare contenente sette testi agiografici, ai quali poco più tardi venne aggiunta una Vita Longini (f. 143v), a piena pagina, senza decorazione tranne poche iniziali con tralci, che figura nell'inventario dei manoscritti della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v). La colorazione giallastra dei ff. 1r e 145v lascia supporre che il manoscritto rimase slegato finché nella seconda metà del XV secolo, come numerosi altri, ricevette una legatura in pelle con borchie di metallo ed un gancio di chiusura. Quali carte di guardia (f. I, f. 146) furono utilizzati, così come in Min. 19, Min. 20, Min. 24, Min. 40, Min. 53 e Min. 55, frammenti di un obituario del monastero di Ognissanti del XIV secolo. (spe)

Online dal: 22.06.2017

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 107
Pergamena · 151 ff. · 26 x 20 cm · Sciaffusa · 1080-1096
Vitas Patrum

Esemplare contenente estratti dai libri 3 fino a 6 delle Vitas Patrum (Palladio Helenopolitanus, Evagrio Pontico ecc.), trascritto da varie, per la maggior parte inesperte mani, su rozza pergamena con fori e riparazioni, che figura nell'inventario dei manoscritti della biblioteca del monastero di Allerheiligen del 1100 ca. (Min. 17, f. 306v). Senza decorazione tranne due iniziali con tralci disegnate in rosso con fono di colore azzurro pallido e verde (f. 3r). Lo scolorimento dei ff. 1r e 148v lascia supporre che il manoscritto rimase slegato, finché nella seconda metà del XV secolo ricevette una legatura con pelle gialla e linee decorative. Quali controguardie vennero utilizzati due documenti del 1414 (davanti), rispettivamente 1413 (dietro); la filigrana delle carte di guardia (f. I, 149) è databile al 1455. (spe)

Online dal: 22.06.2017

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 109
Pergamena · 121 ff. · 18 x 13 cm · Treviri · intorno al 960
Regino Prumiensis, Chronicon

Questo manoscritto occupa una posizione importante, anche se non ancora del tutto chiarita, all’interno della complessa tradizione del Chronicon di Regino di Prüm. Venne scritta probabilmente intorno al 960 a Treviri, in San Massimino o nello scriptorium del duomo, quale lavoro di un collettivo di circa 20 copisti, tra i quali si può individuare anche la mano esperta e col ruolo di correttore di s. Wolfgang. Il manoscritto dovette giungere nel monastero di Allerheiligen a Sciaffusa nel 1122 attraverso Bruno, arcivescovo di Treviri, figlio del fondatore del monastero Eberhard di Nellenburg. (spe)

Online dal: 04.07.2012

Preview Page
Schaffhausen, Stadtbibliothek, Ministerialbibliothek, Min. 112
Pergamena · 136 ff. · 22 x 16 cm · prima del 1318
Albertus Magnus

A giudicare da una nota di possesso cancellata, il manoscritto venne terminato prima del 1318. Copista e luogo di origine sono sconosciuti. Contiene commenti in lingua latina del domenicano Alberto Magno (ca. 1200-1280) a sei testi di base dell’insegnamento medievale della logica. Il testo venne corretto nel sec. XIV sulla base di un’altra tradizione testuale, che oggi ci è conosciuta soprattutto attraverso manoscritti rinascimentali italiani. In questo modo si è dato origine ad un testo mescolato, il quale, a causa delle buone ma spesso singolari varianti, è molto importante per l’edizione di questi commenti. La presenza del manoscritto nella „Bibliotheca publica“ di Sciaffusa nella chiesa di S. Giovanni è attestata dal 1589. (mey)

Online dal: 22.06.2010

Preview Page
Schlatt, Eisenbibliothek, Mss 8
Carta · 1 + 288 + 1 pp. · 34 x 24 cm · Italia (Toscana) · ca. 1577-1591
Libro di ricordanze del Granduca di Toscana riguardante l'amministrazione fatta da Roberto Pandolfini delle Vene di Ferro dell'Isola dell'Elba 1579

Si tratta di un manoscritto cartaceo rilegato in pergamena appartenente alla categoria dei "libri di ricordanze", molto diffusi tra i commercianti fiorentini. Nel caso di questo libro di ricordanze del granduca di Toscana si tratta probabilmente di annotazioni (e copie) di un certo Roberto di Pandolfo Pandolfini, riguardanti l'amministrazione delle miniere di ferro dell'Isola d'Elba. Vi figurano anche delle liste nelle quali probabilmente sono annotati i prezzi del ferro. – Sull'Isola d'Elba vennero sfruttati vasti giacimenti di ferro il cui minerale si caratterizzava per un alto contenuto di ferro; le esportazioni erano indirizzate verso l'Italia centrale. – Al termine delle annotazioni vere e proprie sono incollati dapprima otto allegati di piccolo formato (pp. 52a-d, pp. 54a-d, pp. 56a-b, p. 59, p. 61, pp. 62a-b, p. 65, p. 67) e in seguito numerosi fogli bianchi (pp. 69-288), di cui di fatto è costituita la maggior parte del volume. – Il manoscritto è stato acquisito nel 1957 a Firenze. (ruh)

Online dal: 08.10.2015

Preview Page
Schlatt, Eisenbibliothek, Mss 12
Carta · 12,1: 150; 12,2: 20 pp. · 32 x 20.5 cm · 1553-1653
12,1: Bergk Ordnung der Nideröesterreichischen Lande 1553; 12,2: Beschreibung des Löblichen Uraltten Eysenwergs in der Obern Steyermarch…

Il Mss 12 è un codice composito realizzato da più mani tra il 1553 e il 1653. La prima e più ampia parte - Mss 12,1 (pp. 1-147) - descrive le ordinanze per l’industria mineraria emanate nella Bassa Austria a metà del XVI secolo. Si tratta di una copia della stampa ufficiale del «Bergk Ordnung», che fu scritta alla corte dell'Arciduca d'Austria e stampata nel 1553 da Hans Syngriener (Johann Singriener d. J. [? - 1562]) a Vienna (esemplare della Eisenbibliothek: EM/Cr 48). Il nome di Syngriener è menzionato nella sezione dopo l'indice alla fine del manoscritto (p. 147). Il codice inizia con una dichiarazione che sancisce l'autorità di Ferdinando d'Asburgo [1503-1564], l'allora arciduca d'Austria (pp. 1-2). Seguono 208 articoli numerati che trattano una vasta gamma di argomenti, dal modo in cui devono essere disposti le miniere e i pozzi, al trattamento delle gallerie più vecchie, fino all'impiego di lavoratori qualificati (pp. 2-133). Questo manoscritto si conclude con una dichiarazione finale (pp. 133-134) e un elenco completo degli argomenti (pp. 135-147). La seconda parte - Mss 12,2 - contiene un esempio che descrive la storia e il funzionamento dell'estrazione e della produzione del ferro nell'Alta Stiria. L'aggiunta a questo rapporto presenta delle annotazioni marginali in una scrittura chiaramente diversa e offre dei commenti aggiuntivi. Il manoscritto è stato acquistato a Vienna nel 1956. (zol)

Online dal: 18.06.2020

Preview Page
Schlatt, Eisenbibliothek, Mss 13
Carta · 1 + 32 ff. · 33 x 24.5 cm · Italia · 1786
Disegni, e spiegazione della Fonderia principio, e termine della Campana di S. Pietro, fusa dal Cavalier Luigi Valadier, e Giuseppe di lui figlio nell'anno 1786 – per ordine di N. S. PP. Pio Sesto […]

In questo manoscritto, magnificamente illustrato e inusuale nel contenuto, l'architetto ed urbanista italiano Giuseppe Valadier (1762-1839) descrive nel testo con 14 disegni a penna acquarellati la fusione del Campanone, la più grande campana del duomo di S. Pietro. L'incarico di fondere la campana era stato conferito dal Vaticano alla fonderia del padre Luigi Valadier, che tuttavia morì nel 1785 nel corso dei lavori. Il figlio Giuseppe portò a fine l'incarico e nel 1786 completò il manoscritto, nel quale ad ogni disegno corrisponde una spiegazione, formulata in forma di leggenda. Dapprima Valadier illustra i locale della fonderia (2v-7r), in seguito con una ricchezza di dettagli quasi fotografica, e con vivi colori, il processo di preparazione della campana con la tecnica della falsa campana e della fusione in bronzo (8v-21r). Infine la campana finita (22v-23r) viene trasportata su di una slitta di legno attraverso le strade di Roma (24v-25r) per essere benedetta da papa Pio VI (26v-27r). Il manoscritto è stato acquisito nel 1948 a Berna. (ruh)

Online dal: 08.10.2015

Documenti: 2846, Mostrati: 1561 - 1580