Documenti: 2846, Mostrati: 1601 - 1620

Tutte le biblioteche e collezioni

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Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, de Rivaz, Rz 222
Pergamena · 59 ff. · 18.5 x 13 cm · Savoia (?) · seconda metà del XIII secolo
Missale speciale OFM

Il Missale speciale della seconda metà del XIII secolo ad uso dell’ordine francescano, contiene i formulari delle messe per le feste più importanti dell’anno liturgico, delle messe votive e qualche rituale. Di piccolo formato, poteva facilmente essere trasportato in viaggio. Leisibach situa il suo luogo di origine in territorio savoiardo, ciò che sembra essere confermato dallo stemma, appena visibile, della famiglia de Sales (c. 59v). Questo missale è entrato nella collezione dei manoscritti di Charles Emmanuel de Rivaz (1753-1830), un importate uomo politico del Vallese. Sul foglio di guardia anteriore si trova una nota di sua mano che descrive il contenuto del messale (c. A1r-v). La sua biblioteca fu depositata nel 1978 dai suoi discendenti presso l’Archivio di Stato del Vallese. (rou)

Online dal: 10.12.2020

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Sion/Sitten, Archives de l'Etat du Valais/Staatsarchiv Wallis, S 109
Pergamena · 1 f. · ca. 800 x 47 cm · Francia (Paris?) · fine del XIV-inizio del XV secolo
Sei età del Mondo

Il manoscritto delle Six âges du monde, realizzato in Francia alla fine del XIV o all'inizio del XV secolo, appare dalla fine del medioevo in una delle più importanti biblioteche vallesane, quella della famiglia Supersaxo, oggi conservata nella Médiathèque Valais-Sion e (per quanto riguarda questo manoscritto) negli Archivi di Stato del Vallese a Sion. L'opera è importante per più ragioni. Da una parte, si presenta nella inusuale forma di un rotolo, formato solitamente riservato, tra gli altri, al genere della cronaca universale al quale appartiene. Dall'altro è attraversato, in tutta la sua lunghezza di otto metri, da un complesso albero genealogico che illustra la successione da Adamo alla Natività di Cristo. Accompagnano questo imponente dispositivo grafico numerosi disegni che decorano le colonne ed il cui stile ricorda delle opere parigine. Inoltre questo esemplare non è unico, poiché la Biblioteca di Reims possiede un esemplare analogo (ms. 61), illustrato certamente dalla stessa mano. (rou)

Online dal: 22.03.2017

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 1
Pergamena · I+257+I ff. · 46.5 x 33.5 cm · Sion/Sitten, Capitolo della cattedrale · 1347
Antiphonarium Sedunense (Temporale)

Antifonario con notazione musicale il cui testo corrisponde all’Ordinario di Sion. Contiene la parte invernale del Proprium de tempore e, quale appendice, l’Officium Defunctorum. Fa parte di un manoscritto pergamenaceo scritto in due parti probabilmente nel 1347, dalla stessa mano che ha redatto anche il Codice Ms. 2, ed appartiene all’Archivio del capitolo della cattedrale di Sion. (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 2
Pergamena · 311 ff. · 46.5 x 32 cm · Sion/Sitten, Capitolo della cattedrale · 1347
Antiphonarium Sedunense (Sanctorale)

Della stessa mano che ha scritto il Codice Ms. 1 dell’Archivio del capitolo della cattedrale di Sion, questo mansocritto con notazione musicale risale al 1347. Contiene l’Officium visitationes BMV, il Proprium de sanctis (da Andrea a Caterina), il Commune sanctorum e – aggiunto in un secondo tempo – altri brevi testi. Il testo, così come quello del Proprium de tempore contenuto nel Codex Ms. 1, corrisponde all’Ordinario di Sion. (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 12
Pergamena · 299 ff. · 51 x 34.5 cm · Saint-Maurice d’Agaune? Alta Savoia? · ultimo quarto del XII secolo
Bibbia di Valère, vol. I (Pentateuco, Giosué, Giudici, Ruth, Re I-IV)

Questo manoscritto, di cui sono scomparsi di primi due fogli, possiede un colophon che si può leggere sul verso dell'ultima carta (299v). Nel colophon, redatto nel XIII secolo, si legge che la bibbia in tre volumi di Valère fu offerta alla comunità dei canonici di Sion intorno al 1195, in occasione della festa dell'Epifania, da Willencus di Venthône, decano della chiesa inferiore di Nostra Signora di Glarier. Quest'opera può essere messa in relazione con alcune bibbie certosine, specialmente con una bibbia in quattro volumi appartenuta ad una figlia della Grande Chartreuse (Grenoble, B.M., Mss 14, 13, 25, 15 rés (19-21 e 25)). In effetti, l'ordine dei libri del Vecchio Testamento della bibbia di Valère corrisponde del tutto a quello della "Bibbia in quattro volumi". Inoltre, l'iniziale della Genesi nella bibbia di Sion è praticamente identica alla "I" della Genesi di questa bibbia certosina. (mar)

Online dal: 13.10.2016

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 15
Pergamena · 208 ff. · 58.3 x 37.7 cm · Italia centrale · metà del sec. XI
Bibbia atlantica di Sion

Il manoscritto, mutilo alla fine, appartiene alla tipologia delle Bibbie atlantiche prodotte nell’Italia centrale tra la metà dell’XI e la metà del XII secolo, nell’ambito della cosiddetta Riforma gregoriana. Il manoscritto corrisponde al primo tomo di una Bibbia realizzata in due tomi distinti e autonomi, dei quali il secondo è attualmente perduto. La Bibbia atlantica di Sion contiene la prima parte dell’Antico Testamento della Vulgata : Ottateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Ruth), Re, Profeti maggiori, dodici Profeti minori, Giobbe, Salterio lacunoso della parte finale (Ps 1-93,22a). Il manoscritto è conservato fin dall’origine nell’Archivio del Capitolo cattedrale di Sion, al quale venne verosimilmente offerto dal vescovo Ermenfroid (1055-1087/1092), che figura tra i principali promotori della Riforma gregoriana nelle diocesi di quello che era il Secondo Regno di Borgogna. (tog)

Online dal: 21.12.2010

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 19
Pergamena · 150 ff. · 35.5 x 26 cm · Sion/Sitten, Capitolo della cattedrale · 1439
Missale Speciale Sedunense

Questo Missale Speciale Sedunense è stato scritto nel 1439 per il vescovo di Sion Gugliemo di Rarogne († 1451) da Giovanni Thieboudi. Oltre al calendario, il codice pergamenaceo contiene il Proprium de tempore, l’ Ordo et canon missae, il Commune sanctorum, il Proprium de sanctis (Ilario fino a Tommaso apostolo) e le Missae pro defunctis. In un’appendice si trovano inoltre tre messe votive. (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 83
Pergamena · 528 pp. · 37.3 x 26 cm · Italia o sud della Francia · XIII secolo, primo quarto (pp. 228b-230a XIV secolo)
Miscellanea giuridica

Miscellanea contenente testi di giuristi principalmente d’età preaccursiana (prima metà del XIII sec.): le Dissensiones e gli Insolubilia di Ugolino dei Presbiteri; Quaestiones di Pillio da Medicina, di Azzone, di Roffredo da Benevento e altre di autore incerto; il Libellus de iure civili, il Tractatus de bonorum possessione e il raro Tractatus de pugna di Roffredo da Benevento; il Tractatus de reprobatione instrumentorum e la Summa arboris actionum di Ponzio da Ilerda; alcune lecturae a titoli e frammenti del Digestum Novum; i Brocarda di Azzone; la Summula de testibus di Alberico da Porta Ravennate; un anonimo Tractatus de testibus; il Libellus disputatorius di Pillio da Medicina; frammenti di Notabilia sul Decretum di Graziano e sul Corpus iuris civilis; l’ordo iudiciorum ‘Olim’; parte del Catalogus praescriptionum un tempo attribuito a Rogerio e l’ordo iudiciorum ‘Quicumque vult’ di Giovanni Bassiano. (mas/mur)

Online dal: 23.06.2016

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 89
Pergamena · I + 227 ff. · 36 x 27.5 cm · Francia (Parigi ?) · prima metà del XIII secolo
Decretum Gratiani

Decretum di Graziano copia di un archetipo contenente un testo ‘arcaico’, appartenente al Σ-group e con un ridotto numero di paleae nel testo, parzialmente integrate in epoca successiva. Il codice è stato in uso in più scuole in Italia e nel sud della Francia. Nel primo strato di glosse è stata copiata la Glossa ordinaria di Iohannes Teutonicus (pubblicata nel 1215/16), negli strati successivi, di più mani, sono state copiate additiones di Bartolomeo da Brescia alla Glossa ordinaria e glosse di canonisti prevalentemente dei secoli XIII e XIV. (mur)

Online dal: 23.06.2016

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Sion/Sitten, Archives du Chapitre/Kapitelsarchiv, Ms. 120
Pergamena · 158 ff. · 25.5 x 19 cm · prima metà del sec. IX
Dacheriana

Il manoscritto contiene una raccolta sistematica di testi di diritto canonico redatta intorno all’800 a Lione nel quadro della riforma ecclesiastica effettuata in epoca carolingia; la raccolta prende il nome dal suo primo editore, il francese Jean-Luc d’Achéry (XVII sec.). E’ scritto in minuscola carolina databile nella prima metà del sec. IX ed è il più antico manoscritto appartenente alla biblioteca dell’Archivio capitolare di Sion, nella quale si trova almeno dal sec. XVI/XVII (nota di possesso a c. 2r). (ber)

Online dal: 21.12.2010

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, RCap 14
Carta · III + 135 + I ff. · 21 x 29 cm · ca. 1431
Guido de Monte Rochen, Manipulus curatorum

Questo manoscritto, proveniente dalla biblioteca del convento dei cappuccini di Sion, contiene il Manipulus curatorum, un manuale di teologia morale e pastorale ad uso dei curati, redatto da Guy de Montrocher all'inizio degli anni 1330. Quest'opera conobbe una larga diffusione nei secoli XV e XVI. La biblioteca del convento dei cappuccini conserva ancora un secondo esemplare antico del Manipulus, questa volta a stampa: il RCap 110, un incunabolo del 1485 (Roma, Eucharius Silber: Hain 8192). Nel RCap 14 il Manipulus curatorum è seguito da un foglio finale comprendente una lista, forse di diocesi, soprattutto italiane e tedesche. I fogli di guardia sono in pergamena; si tratta di due atti emanati a Ginevra nel 1452, che tra gli altri menzionano un Johannes Brochuti, canonico di Sion. (esc)

Online dal: 14.12.2017

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, RCap 73
Carta · III + 160 ff. · 19.5 x 26 cm · Naters (1a parte) · ca. 1460
Raccolta di testi (Nicolaus Eymericus, Pseudo-Turpinus, Walter Supersaxo)

Questo manoscritto della biblioteca del convento dei cappuccini di Sion si divide in tre parti eseguite da diversi copisti. La prima (cc. 1-113) è costituita da un trattato di inquisizione del 1359, il De jurisdictione inquisitorum in et contra christianos demones invocantes (col capitolo De suspicione: inizio a c. 95r) del domenicano catalano Nicolau Eymeric, inquisitore generale di Aragona. Questa prima parte è stata vergata nel 1460 a Naters per il vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482), dal prete Cristoferus In Domo Lapidea (Im/Zum Steinhaus, Steinhauser), di Lalden, rettore di un altare nella chiesa di Naters; sempre a questo copista si deve la trascrizione di tre manoscritti della biblioteca Supersaxo, l'S 96, l'S 98, e soprattutto l'S 97, che contiene tra gli altri una seconda copia del De jurisdictione inquisitorum, trascritta nello stesso anno, il 1460. La seconda parte (cc. 114-134), con delle iniziali rubricate e talvolta ornate (per es. alle cc. 114r e 127r), contiene la Historia Karoli Magni et Rotholandi (chiamata anche Chronique du Pseudo-Turpin; ca. metà del XII sec., talvolta attribuita a Aimery Picaud), una narrazione delle guerre fittizie condotte da Carlo Magno in Spagna e in Francia. Quest'opera di propaganda in favore della crociata di Spagna e del pellegrinaggio di Compostela, ispirata segnatamente dalla Chanson de Roland, ha incontrato nel medioevo un enorme successo. La terza parte (cc. 135-157) contiene gli statuti sinodali emanati da Walter Supersaxo nel 1460; ne esiste un'altra copia conservata presso l'Archivio del capitolo di Sion (cassetto 3, no 67/5). Una nota di possesso sulla carta di guardia (c. V1r) indica quale proprietario del RCAp 73 un certo Johannes Huser, di Selkingen, attestato a Sion tra il 1532 e il 1561 quale rettore di due altari. (esc)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, RCap 243
Pergamena · 466 ff. · 15.5 x 23 cm · canton Friburgo (verosimilmente) · 1440
Biblia latina

Questa Bibbia latina portatile contiene l'Antico (cc. 5v-344v) e il Nuovo Testamento (cc. 346r-435v), preceduti dai prologhi di s. Gerolamo all'insieme della Bibbia e al Pentateuco (cc. 4r-5v) e seguiti dall'Interpretazione dei nomi ebraici (cc. 436r-471v). Contiene delle iniziali miniate (cc. 5v, 190v, 364v e 377v), o dorate, o decorate con filigrane rosse e blu; alcuni fogli (2, 3, 345, 357, 472) mancano o sono stati tagliati. Come veniamo a sapere dall'explicit a c. 471v, questo manoscritto venne trascritto nel 1440 da Jean Comte (Comitis) di Warmarens (Vuarmarens, FR), curato di Billens (FR). Il RCap 243 proviene dalla biblioteca dei cappuccini di Sion, ordine istallatosi in questa città dal XVII secolo. Una nota di possesso manoscritta del proprietario sulla controguardia anteriore indica che questa bibbia apparteneva nel 1785 al cappuccino Josef Alexius [Eggo] di Loèche (1761-1840; guardiano a S. Maurice dal 1805 al 1808, a Sion dal 1808 al 1811 e dal 1819 al 1822). (esc)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, RIKB 8
Carta · I + 382 + I ff. · 21 x 29 cm · 1433
Biblia latina (Vetus Testamentum)

Questa Bibbia latina contiene dei libri dell'Antico Testamento (Ottateuco, Re, Cronache, Ezra, Tobia, Giuditta, Ester, Giobbe, poi i Maccabei), preceduti dal prologo di s. Gerolamo all'insieme della bibbia (nell'ordine logico: cc. 11 poi 13-14r; incompleto all'inizio), da un estratto del De doctrina christiana 2, 8-9 di s. Agostino (c. 14) e dal prologo di s. Gerolamo al Pentateuco (nell'ordine: cc. 14v poi 9). Alcuni fogli all'inizio sono scomparsi o non sono stati rilegati correttamente; il manoscritto inizia attualmente con la Genesi 19.26. Il testo della Genesi, incompleto, si legge nell'ordine seguente: cc. 9v-10, 15-16, 12 (manca: Gn 10.30-19.26), 1-8 (manca: Gn 31.28-36.19), 17-26r. Similmente, la fine del manoscritto è difettosa; il testo si interrompe a c. 379v con il II Maccabei 14.6. La foliazione moderna presenta degli errori: 3 fogli non sono stati contati tra le cc. 161 e 162; la foliazione passa da c. 188 a c. 190, ed esiste una c. 256a. Il RIKB 8 presenta una iniziale blu con filigrana rossa (c. 9v) così come altre iniziali dipinte in rosso più semplici, talvolta con dei motivi geometrici (per es. alle cc. 69r o 112r). Come si apprende dell'explicit a c. 227v, questa Bibbia fu trascritta nel 1433. Appartenne all'imprenditore svizzero Kurt Bösch (*1907 a Augusta – morto nel 2000 a Augusta), bibliofilo, collezionista e mecenate, che segnatamente fondò l'Istituto universitario Kurt Bösch (IUKB) a Bramois/Sion (VS). Nel 2012, l'IUKB fece dono alla Médiathèque Valais di varie opere preziose, tra le quali questo manoscritto. (esc)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, S 51
Carta · IX + 61 + 30 + XXI ff. · 20.5 x 28.5 cm · Basilea · ca. 1474-1475
Pseudo-Cyrillus, Speculum sapientiae. Anonymus Neveleti (Gualterus Anglicus ?), Aesopus moralisatus

Il volume S 51 della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529) raggruppa due collezioni di favole latine in due parti distinte, la prima a stampa, la seconda manoscritta. La prima parte, stampata intorno al 1475 presso Michael Wenssler a Basilea (GW 7890), contiene lo Speculum sapientiae erroneamente attribuito ad un santo vescovo Cirillo. Questa raccolta di 95 favole latine in prosa fu verosimilmente composta intorno al 1337-1347 dal domenicano italiano Bongiovanni da Messina. La seconda parte presenta le favole di Esopo in una versione in versi latini detta «de l’Anonyme de Nevelet» (dal nome del suo primo editore, Isaac Nicolas Nevelet, nel 1610), che potrebbe essere attribuita a Gualtiero Anglico (XII sec.). Questa seconda parte manoscritta è stata vergata intorno al 1474 dal copista anonimo di Georg Supersaxo. È avvicinabile ad altre copie realizzate ad uso di Georg Supersaxo intorno al 1472-1474, all'epoca in cui il giovane compiva gli studi di diritto a Basilea. In questo gruppo di manoscritti figurano dei classici (Terenzio, Sallustio...) ma anche dei testi famigliari solo agli eruditi (Agostino Dati, Gasparino Barzizza...). Sulle due controguardie dell'S 51 sono incollati dei frammenti di pergamena con degli estratti latini della Fisica di Aristotele (libro IV, nella traduzione di Giacomo da Venezia). (esc)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, S 56
Carta · IX + 194 + II ff. · 20.5 x 28 cm · Basilea · ca. 1472-1474
Raccolta di testi latini (Gasparino Barzizza, Boezio, Girolamo della Valle, Sallustio, Agostino Dati)

Il volume S 56 della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529) raggruppa diversi testi latini, sia di classici che opere di umanisti italiani, in cinque parti distinte, delle quali le due prime sono a stampa (con iniziali rosse e verdi), e le tre seguenti manoscritte. La prima parte, stampata intorno al 1472 presso Michael Wenssler e Friedrich Biel a Basilea (GW 3676), contiene le Epistolae dell'umanista e professore di retorica Gasparino Barzizza, di Bergamo (ca. 1360-1431). È seguita dalla Consolazione della filosofia di Boezio, uscita dall'officina dello stesso Michael Wenssler a Basilea, intorno al 1473-1474 (GW 4514). Di seguito si trova il primo testo manoscritto (incompleto; con annotazioni marginali e interlineari), Jesuida seu De passione Christi dell'umanista e medico Girolamo della Valle, padovano (morto ca. 1458 o 1494). Quest'opera in esametri dedicata a Pietro Donato, vescovo di Padova dal 1428 al 1447, è stata verosimilmente copiata dall'edizione del 1474 ca. data alle stampe presso Michael Wenssler a Basilea (GW M49385), che è anche servita da modello per la impaginazione. La quarta parte comporta la Congiura di Catilina di Sallustio. Alla fine del volume, come parte quinta, figurano tre opere di due autori (con annotazioni marginali e interlineari; iniziali rosse e verdi), mischiate in seguito ad un errore del rilegatore nell'ordine dei fascicoli: si tratta delle Elegantiolae (nell'ordine di lettura: cc. 1r-10v, 27r-38v, 11r-20r) dell'umanista e professore di retorica Agostino Dati, di Siena (*1420 o 1428, morto nel 1478), così come due trattati di Gasparino Barzizza, già rappresentati nella parte a stampa, la Praeceptorum summula (cc. 20r-21v) ed il Modus orandi (cc. 21v-26v, 39r-43r). Le tre parti manoscritte del volume sono state vergate da varie mani tra cui quelle del copista anonimo di Giorgio Supersaxo; occorre quindi avvicinare l'S 56 agli altri manoscritti (S 51, S 101, S 105) realizzati ad uso di Georg Supersaxo intorno al 1472-1474, all'epoca nella quale il giovane seguiva gli studi di diritto a Basilea. Tra le annotazioni sulle pagine di guardia si distingue la nota di possesso lasciata dal padre, il vescovo Walter Supersaxo (c. N2r). (esc)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, S 94
Carta · II + 120 + II ff. · 20 x 28.5 cm · nord della Svizzera (?) · XV secolo
Jean de Mandeville, Von dem gelobten Land [Viaggi]. Traduzione tedesca di Michel Velser

Allo stesso tempo racconto di viaggio e libro di geografia, i Voyages di Jean de Mandeville, composti probabilmente intorno al 1355-1357, incontrarono un grande successo nel Medio Evo. Le numerose copie manoscritte permettono di distinguere tre versioni diverse del testo francese, da cui discendono le traduzioni in latino e nelle lingue volgari. In tedesco, la traduzione più antica, che rimonterebbe al 1393-1399 ca., è quella di Michel Velser, un membro della famiglia von Völs (Fiè, Alto Adige). L'esemplare S 94, della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Giorgio (ca. 1450-1529), presenta numerose iniziali ornate, talvolta zoomorfe o antropomorfe; i fogli di guardia, con annotazioni, sono di pergamena. Sulla base della lingua utilizzata, il manoscritto dovrebbe provenire dalla Svizzera nordalpina. La nota di possesso a c. 120v menziona uno zio «G» che potrebbe rimandare allo stesso Giorgio Supersaxo. Nella legatura si trovava un frammento di un atto pontificio, databile senza dubbio alla metà del XIII secolo, indirizzato da un papa Innocenzo all'abate di Kempten. Il codice S 94 va confrontato con un altro manoscritto della biblioteca Supersaxo, il S 99, che contiene una versione francese dei Viaggi. (esc)

Online dal: 14.12.2017

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, S 95
Carta · 77 ff. · 21 x 29 cm · Vallese · XVI sec.
Statuti del Vallese [tedesco]. Testamentum Johannis Gröllin

Questo manoscritto della biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529), rilegato con un foglio in pergamena, si divide in varie parti. Quella principale (cc. 2r-43r) è consacrata agli statuti del Vallese (Statuten der Landschaft Wallis), preceduti da un indice delle materie, in una versione che si avvicina agli statuti (Landrecht) degli anni 1511-1514, emanati dal vescovo di Sion e cardinale Matteo Schiner, ma con un diverso ordine degli articoli, e con delle modifiche e aggiunte importanti. Il medesimo copista ha ricopiato sulle cc. 65r-69v gli statuti (Kürzerung des Rechten) promulgati nel 1525, segnatamente da Georg Supersaxo, e confermati nel 1550. Questo manoscritto della biblioteca Supersaxo non costituisce dunque che una versione preliminare degli Statuta del 1571. Ed è infatti il manoscritto del 1571 che si ritrova nell'Archivio di Stato del Vallese (AV 62/4) - che esiste anche in versione tedesca e francese - che costituisce la referenza normativa di base fino alla promulgazione del codice civile vallesano nel 1852. Tra queste due redazioni degli statuti, alle cc. 51r-54v si ritrova il testamento di Johannes Grölin (Groely), borghese e antico castellano di Sion (civis et olim castellani dominorum civium Sedunensium), redatto l'8 gennaio 1585 a Sion dal notaio Martin Guntern (1538-1588). Diverse notizie degli anni 1555-1590 figurano all'inizio e alla fine del manoscritto (sulla controguardia anteriore e la c. 1; alle cc. 70v-77v e sulla controguardia posteriore); si tratta di frammenti di conti e di lavori, di varie mani tra le quali quella di Martin Guntern, così come di notizie relative alla nascita dei figli di Bartolomäus Supersaxo (morto nel 1591), nipote di Georg Supersaxo. Martin Guntern fu non solamente un notaio ma anche una personalità politica (precisamente segretario di stato dal 1570 alla morte) che giocò un ruolo importante nella redazione e traduzione degli statuti del Vallese del 1571. Per quanto riguarda Bartolomäus Supersaxo, che nel 1565 lasciò una nota di possesso nella controguardia anteriore dell'S 95, fu governatore di Monthey (1565-1567), castellano di Sion (1574) e vice balivo (1579-1585); nel 1573 sposò in seconde nozze Juliana, figlia di Johannes Groely. (esc)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, S 96
Carta · II + 221 ff. · 29 x 21 cm · Lalden · 1463
Guilelmus Peraldus, De eruditione principum; Johannes Guallensis, Breviloquium; Martinus Bracarensis, Formula vitae honestae

Il manoscritto riunisce tre trattati morali risalenti a diverse epoche. Si apre con lo specchio del principe - De eruditione principum - del domenicano Guilielmus Peraldus, redatto intorno al 1265. Segue un breve testo di filosofia del francescano Johannes Galensis, Breviloquium, che data della seconda metà del XIII secolo, e il trattato morale Formula vitae honestae di Martino di Bracara, un'opera del VI secolo che ha conosciuto una grande diffusione nel corso del medioevo e che è stato a lungo attribuito a Seneca. Destinato al vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482), il manoscritto è stato copiato nel 1463 dal prete Cristoferus in Domo Lapidea (Im/Zum Steinhaus, Steinhauser), di Lalden (parrocchia di Viège), rettore dell'altare della chiesa di Saint-Maurice di Naters (cc. 214v e 220r). La copia è fatta su una carta filigranata (c. 180r), utilizzata anche per l'S 97 (c. 129r), uno dei tre codici, con l'S 98 e il Rcap73, vergati dal medesimo copista, e destinati alla biblioteca di Walter Supersaxo. (rou)

Online dal: 22.03.2018

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Sion/Sitten, Médiathèque Valais, S 97
Pergamena e carta · 215 ff. · 21 x 28.5 cm · Vallese (verosimilmente) · 1460-1465
Nicolaus Eymericus, De jurisdictione inquisitorum in et contra christianos demones invocantes. Gesta Romanorum

Questo manoscritto dalla biblioteca del vescovo di Sion Walter Supersaxo (ca. 1402-1482) e del figlio Georg (ca. 1450-1529) contiene due opere in latino. La prima (cc. 1r-126r) è un trattato di inquisizione, composto a Gerona nel 1359 dal domenicano catalano Nicolau Eymeric (prima del 1320-1399), inquisitore generale di Aragona. La versione del S 97 comprende il capitolo De suspicione (inizio a c. 104v), considerato talvolta come un'opera a sé stante; l'indice delle materie è redatto su pergamena (c. 1). La seconda parte del manoscritto (cc. 132r-214r) è occupata da una versione in 31 capitoli dei Gesta Romanorum, celebre collezione di favole e racconti moralizzanti costituita verosimilmente in Germania o in Inghilterra, prima del 1342. La prima parte dell'S 97 è stata copiata nel 1460 e la seconda nel 1465 dal prete Cristoferus in Domo Lapidea (Im/Zum Steinhaus, Steinhauser), di Lalden, rettore dell'altare dei SS. Fabiano e Sebastiano nella chiesa di S. Maurice di Naters. Lo stesso copista è responsabile di due altri codici della biblioteca Supersaxo, l'S 96 e l'S 98, contenenti delle opere teologiche e morali. Inoltre, nel 1460, lo stesso anno che per l'S 97, questo copista ha trascritto una seconda volta il De jurisdictione inquisitorum, che si ritrova nella prima parte di una raccolta collettiva della biblioteca del convento dei cappuccini di Sion, il RCap 73 (antica segnatura W 34). (esc)

Online dal: 22.03.2018

Documenti: 2846, Mostrati: 1601 - 1620