Compilato nel 1593 da Felix Schmid di Stein am Rhein, questo manoscritto composito contiene tra gli altri il trattato Splendor solis riccamente illustrato, numerose opere di Paracelso e Leonhard Thurneisser zum Thurn e altri scritti alchimistici. Da notare la legatura di Hans Ludwig Brem di Lindau sul lago bodanico.
Online dal: 08.10.2015
Copia letterale dei libri I-III del compendio dell'alchimia, Aureum Vellus oder Guldin Schatz und Kunstkammer stampato nel 1598/99 da Georg Straub a Rorschach. Le xilografie della terza parte (Splendor Solis, pp. 219-270) sono costituite da acquerelli colorati e sono stati copiati, tranne qualche eccezione, esattamente dalla edizione a stampa. Un disegno diluito a penna a p. 116 rappresenta Paracelso.
Online dal: 14.12.2018
Manoscritto composito in lingua latina e tedesca. I testi, che si presentano in modo non sistematico, sono nell'ordine i seguenti. Geomanzia: trattato in latino con raffigurazioni schematiche (p. 1-152, 163-169), altri schemi di geomanzia (185, 236, 263 falsamente paginato come 262). Medicina: ricette, in tedesco (p. 153-162 e 197-198); esame del sangue dopo un salasso o una lezione sul salasso, in tedesco (p. 193-196, 255-261). Iatromatematica: lunario, in latino (p. 169-172); pianeti e proprietà delle rispettive ore o delle persone nate sotto il loro influsso, in tedesco, in parte versi in rima (p. 173-175, 178-179, 218, 240), tavole per stabilire quali pianeti governano le diverse ore (p. 200, 240); segni zodiacali, le loro proprietà ed il loro influsso sulle persone nate sotto i loro segni, in latino (p. 180-185, 186 in esametri) e tedesco (p. 187-192), istruzioni e tavole per il calcolo delle fasi lunari nei segni zodiacali (p. 177-178, 213-214, [215b]-216 [per gli anni 1406-1480]), schema dei segni zodiacali (p. 262), disegno con suddivisione delle dita cui sono collegati i rispettivi segni zodiacali, i temperamenti e gli elementi (p. 264 [falsamente paginato come 263); regole per i mesi, in latino (p. 215-[215a]). Astronomia: calendario (p. 201-212); tavole per il calcolo del calendario (p. 237, 241-242, 254); tabella con le eclissi lunari per gli anni 1422-1462, con disegni dei rispettivi gradi di copertura (p. 238-239 e 243). Predizione: predizione per i tuoni, in tedesco (p. 199), predizioni per il nuovo anno, in latino (p. 217). Alchimia: ricette alchimistiche, in latino (p. 219-220) e in tedesco (p. 221-228). Trattato di chiromanzia, in tedesco, introdotto da un disegno a penna colorato di due mani con le linee delle mani (p. 244-254). Altro: scongiuri, in tedesco (p. 156) e in latino (p. 219); quattro esametri sulla qualità del vino, in latino (p. 264, falsamente numerato come 263). Il codice, scritto da varie mani, proviene dalla biblioteca di Egidio Tschudi (Nr. 104).
Online dal: 23.09.2014
Il manoscritto fu copiato o raccolto nel 1449 da Johannes von Fulda. Venne regalato al museo dal dr. S. Merian nel 1953 e appartenne a Jakob Burckhardt. Il testo tratta di alchimia medica.
Online dal: 22.06.2017
Questo manoscritto cartaceo contiene una serie di scritti alchemici attribuiti al francescano catalano Raimondo Lullo ed è stato vergato dal copista Johannes de Sancta Maria. Il testo è corredato da un ciclo di immagini che comprende 20 tavole colorate che illustrano il procedimento alchemico che porta al processo di trasformazione da metalli comuni a metalli nobili. Il codice fa parte di un gruppo di opere di contenuto alchemico appartenuto al sangallese Bartlome Schobinger (1500-1585), commerciante di successo, collezionista di libri e membro del consiglio di S. Gallo (Ratsherr), che vi inserì le sue annotazioni. Schobinger è considerato un promotore dell'alchemia e dei suoi studi, un interesse che completava la sua attività di commerciante di metalli.
Online dal: 08.10.2020
Questo manoscritto pergamenaceo contiene nella prima parte il cosiddetto Aurora consurgens, che si distingue per il suo ciclo illustrativo, e numerosi altri trattati alchemistici, quali per es. Alberto Magno sui Secreta Hermetis philosophi, Johannes de Garlandia, estrratti da Geber (Jabir ibn Hayyan) fino al Thesaurus Philosophiae e la Visio Arislei. Fino ad oggi si conoscono altri nove manoscritti contenenti l'Aurora: a Berlino il Die uffgehnde Morgenrödte, a Bologna, Glasgow, Leiden, Vienna, Parigi, Praga e Venezia; tra questi il manoscritto di Berlino, datato agli inizi del sec. XVI, è strettamente imparentato con il codice di Zurigo per quanto riguarda sia le illustrazioni che i testi che le accompagnano, tradotti in tedesco.
Online dal: 09.06.2011
Il manoscritto, allestito intorno al 1700, menziona nel titolo l'imperatore Leopoldo (I, regnante dal 1658 al 1705). L'identità di Giovanni Battista Coene da Passau, che si indica quale autore, rimane oscura e su di lui non ci sono altre informazioni. I nomi dei metalli e di altre materie, con le quali Coene ha realizzato i suoi esperimenti, non sono scritti per intero nel testo ma illustrati attraverso i loro simboli alchemici (segni dei pianeti ecc.). Poiché questi ricorrono in gran numero, il testo è senz'altro leggibile e comprensibile. A uno stretto contatto del manoscritto con l'alchimia rimanda anche il fatto che Coene si rifà a Paracelso (1493/94-1541), per es. nell'ultimo breve capitolo dal titolo "Che cosa il Balsamo Samech di Paracelso" (pp. 101-102). Inoltre nomina il "Testamentum" (pp. 99-100), del quale Coene indica come autore ancora Raimondo Lullo (1232/33-1315/16) ma che oggi è collocato tra gli scritti pseudo-lulliani. – All'interno del capitolo i singoli paragrafi sono numerati, mentre nell'ultimo quarto del manoscritto questa numerazione sembra essere stata aggiunta in un secondo tempo (pp. 81-102). Alla fine del manoscritto la numerazione delle pagine è sbagliata (invece delle pp. 70 e seguenti bisogna leggere pp. 97 e seguenti). – Il manoscritto è stato acquisito nel 1952 in Italia.
Online dal: 08.10.2015