Albertus Löffler fu uno dei copisti più produttivi del convento dei domenicani di Basilea. L'unico manoscritto a contenuto retorico di sua mano contiene la cosiddetta Summa Iovis ed opere di Nicolao di Dybin. Egli le copiò all'epoca dei suoi studi ad Heidelberg negli anni 1438 e 1439. Il manoscritto composito pervenne alla biblioteca „incatenata“ del convento dei domenicani di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
I verbali della legazione del Concilio di Basilea in Grecia sono stati scritti in gran parte dal procuratore Jakob Hüglin (1400 circa-1484). Hüglin fu attivo come notaio al Concilio di Basilea dal 1432 e come cancelliere dal 1435. Nel 1437 accompagnò la delegazione a Costantinopoli insieme al notaio Dietrich Winckelman. Il manoscritto è servito in parte da modello per il Hs 4 del Bischöflisches Archiv des Bistums Basel a Soletta.
Online dal: 26.09.2024
Il manoscritto composito raccoglie documenti della legazione del Concilio di Basilea a Costantinopoli, dichiarazioni di protesta e strumenti notarili. La legatura, antica e flessibile, era costituita da un documento in pergamena, una dispensa matrimoniale del 1436, ora conservato separatamente. La parte principale del manoscritto è occupata dalla relazione sul viaggio in Grecia e si basa in parte sugli appunti di Jakob Hüglin contenute nel manoscritto Hs. 3 del Bischöflisches Archiv des Bistums Basel. Jakob Hüglin (1400 circa-1484) fu attivo come notaio dal 1432 e come cancelliere al Concilio di Basilea dal 1435. Nel febbraio 1437 accompagnò la delegazione a Costantinopoli insieme al notaio Dietrich Winckelman. Il viaggio durò un anno, fino al febbraio 1438. Il manoscritto composito è costituito da 17 fascicoli cuciti insieme e vergati da diversi copisti.
Online dal: 26.09.2024
Il Cod. Sang. 1396 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. Alcuni frammenti, tra cui spesso quelli nel Cod. Sang. 1396, erano stati utilizzati anche come coperte per manoscritti o stampati. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Per motivi di conservazione, dal 2012 al 2021 l'ampio volume Cod. Sang. 1396 è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 32 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1396.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1396, fascicolo 1, pp. 1-2). I fascicoli 10-14 e 18-32 contengono frammenti di documenti tardomedievali i cui testi sono in varia misura incompleti. Le indicazioni del contenuto dei documenti sono riprese dai regesti di Karl Wegelin (1803-1856), che egli aggiunse nel corso del suo incarico di archivista dell'abbazia di San Gallo (1834-1856), alla maggior parte dei documenti e dei frammenti di documenti. In linea di massima, la formulazione e l'ortografia dei documenti sono state riprodotte senza modifiche, e solo in casi eccezionali sono state abbreviate o modificate. Dove possibile, la data è stata specificata in modo più preciso sulla base del testo del documento rispetto a Karl Wegelin, che riporta solo l'anno. Le informazioni supplementari aggiunte al contenuto sono indicate con l'abbreviazione P.L. (= Philipp Lenz). Non si fa menzione di una vecchia numerazione in inchiostro nero, probabilmente aggiunta dallo stesso Wegelin. Se un frammento di documento non presenta una datazione, viene identificata e datata la scrittura. Le dimensioni corrispondono ad altezza x larghezza nella massima estensione del documento secondo la direzione di lettura, cioè indipendentemente da come i documenti erano rilegati. Il fascicolo nr. 11 contiene frammenti di documenti in latino del XIV e XV secolo che riguardano principalmente questioni ecclesiastiche e provengono dalla diocesi di Costanza.
Online dal: 21.08.2025