In questo manoscritto, magnificamente illustrato e inusuale nel contenuto, l'architetto ed urbanista italiano Giuseppe Valadier (1762-1839) descrive nel testo con 14 disegni a penna acquarellati la fusione del Campanone, la più grande campana del duomo di S. Pietro. L'incarico di fondere la campana era stato conferito dal Vaticano alla fonderia del padre Luigi Valadier, che tuttavia morì nel 1785 nel corso dei lavori. Il figlio Giuseppe portò a fine l'incarico e nel 1786 completò il manoscritto, nel quale ad ogni disegno corrisponde una spiegazione, formulata in forma di leggenda. Dapprima Valadier illustra i locale della fonderia (2v-7r), in seguito con una ricchezza di dettagli quasi fotografica, e con vivi colori, il processo di preparazione della campana con la tecnica della falsa campana e della fusione in bronzo (8v-21r). Infine la campana finita (22v-23r) viene trasportata su di una slitta di legno attraverso le strade di Roma (24v-25r) per essere benedetta da papa Pio VI (26v-27r). Il manoscritto è stato acquisito nel 1948 a Berna.
Online dal: 08.10.2015