Stiplin, Chrysostomus (1609–1672)
Questa Quaestio discussa dall'agostiniano Johannes von Paltz (intorno al 1445-1511) è una perfetta spiegazione di uno dei metodi di lavoro della scolastica medievale. Redatto ad Erfurt nell'estate del 1486, tratta della confutazione di tre errori. Il primo riguarda coloro che "pretendono di poter calcolare e prevedere la data del Giudizio universale". Sembra che questo documento sia l'unica versione manoscritta di questo testo, conosciuta d'altra parte grazie a due edizioni a stampa del XV secolo. Franz Xaver Karker (1812-1892), canonico della cattedrale di Breslau (ora Wroclaw in Pologna), ha donato quest'opera alla biblioteca friburghese.
Online dal: 09.04.2014
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- Johannes, von Paltz (Autore) | Karker, Franz Xaver (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Piccolo ma corposo (198 cc.) libro di preghiere in lingua tedesca, nella variante della Germania del nord («mittelniederdeutsch») e, vista la forma femminile di molte orazioni, destinato ad una donna. Tranne una miniatura a piena pagina raffigurante Cristo nel ruolo di giardiniere al cui cospetto si presenta Maria Maddalena (Noli me tangere), le altre miniature sono state asportate. Un ex-libris all'interno della coperta anteriore informa che il codicetto è stato donato alla biblioteca di Friburgo nel 1891 da Franz Xaver Karker, canonico della cattedrale di Breslau.
Online dal: 08.10.2020
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l manoscritto, di piccolo formato, inizia con la descrizione dei festeggiamenti per la traslazione delle reliquie dei santi Otmaro e Notkero Balbulo nella rinnovata chiesa di Sant'Otmaro nel 1628 (pp. 4-46). Seguono le poesie, scritte per questa festa (pp. 47-630), principalmente dai giovani monaci Athanasius Gugger, Basilius Renner e Chrysostomus Stipplin, tutti professi nel 1626, nonché dall'allievo del monastero Placidus Bridler (professo nel 1630). La maggior parte delle poesie sono redatte in latino, alcune anche in tedesco o in greco. Di norma, più poesie insieme formano un emblema, ciascuno dei quali termina con una spiegazione delle immagini in prosa, in latino e in tedesco. Diversi emblemi sono raggruppati insieme come una cosiddetta affixio su un tema; una affixio è spesso seguita da un'appendice con logogrifi (indovinelli di lettere) o altri indovinelli. Le immagini delle Affixiones del 1628 non sono sopravvissute, ma dalla descrizione delle celebrazioni per la traslazione risulta che 976 fogli di grande formato con immagini, versi e spiegazioni, erano stati appesi nel chiostro del monastero (pp. 31-32). Alle pp. 631-727 seguono altri emblemi e discorsi pronunciati dagli stessi autori in varie occasioni nel 1631.
Online dal: 25.04.2023
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- Gugger, Athanasius (Autore) | Stiplin, Chrysostomus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Manoscritto composito dell'abbazia di San Gallo, con testi a stampa del XVI secolo assemblati in quaderni: 1) Bernhard Legner, Septem psalmi poenitentiales, Magonza 1576, dedicati all'abate di San Gallo Otmaro Kunz (1564-1577); 2) Johannes Hartmann, De dulcissima sententia Davidis, senza data, dedicato all'abate di San Gallo Joachim Opser (1577-1594); 3) Wolfgang Betulanus, Rudimenta doctrinae christianae, Costanza 1592. 4) Sezione manoscritta, contenente poemi latini che il monaco sangallese P. Chrisostomo Stipplin (1609-1672) compose per le festività dei santi dell'anno, disposti nel codice secondo la successione del calendario liturgico. Il codice tramanda anche diversi poemi dedicati ai santi patroni di San Gallo, e ad abati e monaci che godettero di alta considerazione all'abbazia di San Gallo.
Online dal: 20.12.2007
- Stiplin, Chrysostomus: Sammelband: Lateinische Gedichte von P. Chrysostomus Stiplin; lateinische Uebersetzung des 91. Psalms Trovato in: Descrizione standard
- Stiplin, Chrysostomus: Liber sanctorum Galli atque Othmari collectus ab Chrysostomo Stiplin (Bl. 1-307) Trovato in: Descrizione standard
- Balticus, Georg (Traduttore) | Stiplin, Chrysostomus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Elegante codice vergato in scrittura umanistica commissionato da papa Leone X († 1521). Lo stemma dei Medici campeggia al centro dei piatti della legatura originale, nel ricco fregio che decora il frontespizio, e nelle iniziali alle cc. 3v e 134v. La decorazione è attribuita al celebre miniatore fiorentino Attavante degli Attavanti († 1525) o alla sua cerchia. Proviene dalla collezione Major J.R. Abbey.
Online dal: 22.03.2017
- Leo X., Papst (Committente) Trovato in: Descrizione standard
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- Abbey, John R. (Precedente possessore) | Attavanti, Attavante (Miniatore) | Bernard Quaritch Ltd. (London) (Venditore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Cassiodorus, Flavius Magnus Aurelius (Autore) | Firmin-Didot, Ambroise (Precedente possessore) | Gentili, Antonio Saverio (Precedente possessore) | Henry Yates Thompson (Precedente possessore) | Leo X., Papst (Committente) | Libri, Guillaume (Precedente possessore) | Sidonius, Gaius Sollius Apollinaris (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Frammento di un breviario in glagolitico con testi riguardanti il 13 ed il 14 agosto, che può essere databile, sulla base della scrittura, al XV secolo. Appartenne a Franz Miklosich (1813-1891), uno dei più importanti slavisti della sua epoca, e giunse quale dono alla “Collezione antiquaria” di Basilea, predecessore del Museo storico di Basilea.
Online dal: 25.06.2015
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