Henricus, de Hassia (- ca. 1427)
Questa Quaestio discussa dall'agostiniano Johannes von Paltz (intorno al 1445-1511) è una perfetta spiegazione di uno dei metodi di lavoro della scolastica medievale. Redatto ad Erfurt nell'estate del 1486, tratta della confutazione di tre errori. Il primo riguarda coloro che "pretendono di poter calcolare e prevedere la data del Giudizio universale". Sembra che questo documento sia l'unica versione manoscritta di questo testo, conosciuta d'altra parte grazie a due edizioni a stampa del XV secolo. Franz Xaver Karker (1812-1892), canonico della cattedrale di Breslau (ora Wroclaw in Pologna), ha donato quest'opera alla biblioteca friburghese.
Online dal: 09.04.2014
- Karker, Franz Xaver (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Johannes, von Paltz (Autore) | Karker, Franz Xaver (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Piccolo ma corposo (198 cc.) libro di preghiere in lingua tedesca, nella variante della Germania del nord («mittelniederdeutsch») e, vista la forma femminile di molte orazioni, destinato ad una donna. Tranne una miniatura a piena pagina raffigurante Cristo nel ruolo di giardiniere al cui cospetto si presenta Maria Maddalena (Noli me tangere), le altre miniature sono state asportate. Un ex-libris all'interno della coperta anteriore informa che il codicetto è stato donato alla biblioteca di Friburgo nel 1891 da Franz Xaver Karker, canonico della cattedrale di Breslau.
Online dal: 08.10.2020
- Karker, Franz Xaver (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Karker, Franz Xaver (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Elegante codice vergato in scrittura umanistica commissionato da papa Leone X († 1521). Lo stemma dei Medici campeggia al centro dei piatti della legatura originale, nel ricco fregio che decora il frontespizio, e nelle iniziali alle cc. 3v e 134v. La decorazione è attribuita al celebre miniatore fiorentino Attavante degli Attavanti († 1525) o alla sua cerchia. Proviene dalla collezione Major J.R. Abbey.
Online dal: 22.03.2017
- Leo X., Papst (Committente) Trovato in: Descrizione standard
- Leo X., Papst (Committente) Trovato in: Descrizione standard
- Leo X., Papst (Committente) Trovato in: Descrizione standard
- Abbey, John R. (Precedente possessore) | Attavanti, Attavante (Miniatore) | Bernard Quaritch Ltd. (London) (Venditore) | Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Cassiodorus, Flavius Magnus Aurelius (Autore) | Firmin-Didot, Ambroise (Precedente possessore) | Gentili, Antonio Saverio (Precedente possessore) | Henry Yates Thompson (Precedente possessore) | Leo X., Papst (Committente) | Libri, Guillaume (Precedente possessore) | Sidonius, Gaius Sollius Apollinaris (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto cartaceo è composto da quattro unità codicologiche e risale (contrariamente a Scherrer) al XV secolo. La prima parte comprende i fogli bianchi A-F e presenta un'antica cartulazione 182-187 del XV secolo. La seconda parte (c. G e cc. 1-22) contiene dapprima, a c. Gv un lungo indice barrato e al di sotto uno più breve aggiornato, entrambi del XV secolo. Segue, alle cc. 1ra-22rb il sermone o trattato De passione domini, che nel manoscritto e nei cataloghi precedenti è stato attribuito a Heinrich von Langenstein, ma che in realtà potrebbe essere stato scritto da Heinrich Totting von Oyta († 1397). Sulla base delle annotazioni in rosso all'inizio e alla fine del trattato (c. 1ra, 22rb), è stato copiato su incarico del domenicano Conrad Bainli. La terza parte (cc. 23-81) tramanda un altro sermone o trattato De passione domini e fu scritto da un secondo copista il quale, secondo il colophon (c. 74va), eseguì la copia nel 1446, sempre per conto di Conrad Bainli. La quarta parte (cc. 82-129) contiene dapprima alle cc. 82ra-116ra l'Expositio dominicae passionis di Giordano di Quedlinburg. Secondo il colophon (c. 116ra), Conrad Bainli, uno dei due probabili scriba dell'Expositio, completò personalmente la trascrizione nel 1437. Seguono, alle cc. 117ra-123ra, estratti dai quattro Vangeli (concordanza evangelica sulla Passione?) di un altro scriba il quale, secondo il colophon (c. 123ra), ha realizzato la copia nel 1437, sempre per conto di Conrad Bainli. La legatura risale al XV secolo e presenta delle assi in legno riutilizzate.
Online dal: 25.04.2023
- Henricus, de Hassia (Autore) | Iordanes, Gotus (Autore) | Iordanus, de Quedlinburgo (Autore) | Totting, Henricus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
- Henricus, de Hassia: Tractatus super passione domini (f. 1ra-22rb) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
- Henricus, de Hassia (Autore) | Iordanes, Gotus (Autore) | Iordanus, de Quedlinburgo (Autore) | Totting, Henricus (Autore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
Il manoscritto cartaceo è composto da cinque unità codicologiche, ognuna delle quali è stata copiata da una o più mani nel XV secolo. I testi più lunghi del manoscritto sono il Tractatus de vitiis capitalibus, forse attribuibile a Robert Holcot, la Stella clericorum, il Dialogus rationis et conscientiae di Matteo da Cracovia e il Dialogus de celebratione missae di Enrico di Assia il Giovane. Per il resto, si trovano testi più brevi, tra cui sermoni, istruzioni spirituali e trattati astrologici e medici. Inoltre, ci sono numerosi documenti risalenti all'ambiente del Concilio di Costanza (1414-1418) che trattano la condanna di Giovanni Hus e la questione della comunione sotto le due specie.
Online dal: 22.09.2022
- Henricus, de Hassia: Dialogus de celebratione missae (101-113) Trovato in: Descrizione standard
- Ambrosius, Mediolanensis (Autore) | Arnulfus, de Boeriis (Autore) | Arx, Ildefons von (Bibliotecario) | Augustinus, Aurelius (Autore) | Bernardus, Claraevallensis (Autore) | Caesarius, Arelatensis (Autore) | Gregorius I, Papa (Autore) | Henricus, de Hassia (Autore) | Henricus, de Segusia (Autore) | Jacobus, de Cessolis (Autore) | Jacobus, de Noviano (Autore) | Jacobus, Laudensis, Bischof (Autore) | Johannes, Andreae (Autore) | Johannes, de Toleto (Autore) | Johannes, Gerson (Autore) | Matthaeus, de Cracovia (Autore) | Metzler, Jodokus (Annotatore) | Metzler, Jodokus (Bibliotecario) | Nikolaus, von Essen (Autore) | Ovidius Naso, Publius (Autore) | Petrus, de Alliaco (Autore) | Raimundus, de Pennaforti (Autore) | Robertus, Holcot (Autore) Trovato in: Descrizione standard
- Ambrosius, Mediolanensis (Autore) | Arnulfus, de Boeriis (Autore) | Arx, Ildefons von (Bibliotecario) | Augustinus, Aurelius (Autore) | Bernardus, Claraevallensis (Autore) | Caesarius, Arelatensis (Autore) | Gregorius I, Papa (Autore) | Henricus, de Hassia (Autore) | Henricus, de Segusia (Autore) | Jacobus, de Cessolis (Autore) | Jacobus, de Noviano (Autore) | Jacobus, Laudensis, Bischof (Autore) | Johannes, Andreae (Autore) | Johannes, de Toleto (Autore) | Johannes, Gerson (Autore) | Matthaeus, de Cracovia (Autore) | Metzler, Jodokus (Annotatore) | Metzler, Jodokus (Bibliotecario) | Nikolaus, von Essen (Autore) | Ovidius Naso, Publius (Autore) | Petrus, de Alliaco (Autore) | Raimundus, de Pennaforti (Autore) | Robertus, Holcot (Autore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
Frammento di un breviario in glagolitico con testi riguardanti il 13 ed il 14 agosto, che può essere databile, sulla base della scrittura, al XV secolo. Appartenne a Franz Miklosich (1813-1891), uno dei più importanti slavisti della sua epoca, e giunse quale dono alla “Collezione antiquaria” di Basilea, predecessore del Museo storico di Basilea.
Online dal: 25.06.2015
- Miklosich, Franz (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Miklosich, Franz (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Miklosich, Franz (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Miklosich, Franz (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard