Trascrizione, realizzata nell'abbazia di San Gallo nel X secolo (prima del 950), dei quattro Vangeli con commentari di Girolamo.
Online dal: 31.07.2009
Contiene il commento ai primi 70 salmi di Adelpertus e, nella parte finale, una scelta di detti dei padri della chiesa. Scritto intorno alla fine del sec. VIIl probabilmente nell'Italia del nord, in minuscola precarolingia. Due fogli mancanti alla fine si conservano nella raccolta di frammenti Einsiedeln 370, IV, Bl. 18-19.
Online dal: 13.12.2013
Il manoscritto è composto di due parti e contiene vari testi a carattere ascetico. La prima parte (1-24) è vergata da varie mani inesperte in minuscola con influssi retici databile al sec. VIII/IX in uno scriptorium localizzabile nell'Italia settentrionale o in Svizzera. La seconda parte (25-140) viene datata intorno al secondo terzo del sec. IX.
Online dal: 23.04.2013
Il volume contiene vari trattati anonimi, rispettivamente estratti da scritti sulla critica dei testi biblici relativa ai singoli libri del Vecchio e del Nuovo Testamento. In particolare si segnalano: Guilelmus Brito (+ intorno al 1275), Johannes de Colonia (XIII sec.) e Guilelmus de Mara Lamara (1230-intorno al 1290). Poiché si tratta di autori francescani, si può supporre che il manoscritto sia stato realizzato in un convento di frati minori.
Online dal: 04.11.2010
Manoscritto composito scritto nei secc. IX/X e XIV forse ad Einsiedeln o nella Germania sudoccidentale. Contiene tra gli altri delle glosse ai vangeli, gli Annales Heremi dalla nascita di Cristo fino all'anno 940, vari trattati di astronomia tra i quali la Sphaera di Giovanni da Sacrobosco, e il Computus di Helpericus di Auxerre.
Online dal: 19.12.2011
Manoscritto composto di tre parti databili la prima al X e le altre due al XII sec. La prima parte (1-222) contiene delle glosse da Prisciano, la seconda (223-310) una raccolta di trattati di medicina compilata da Costantino l'Africano, la terza parte (311-357) il Liber Tegni del medico tardoantico Galeno.
Online dal: 19.12.2011
La maggior parte del contenuto è costituita da un commento anonimo al Vangelo di Matteo attribuito a Godefridus de Babion, seguito da altri brevi testi, non tutti identificati. Probabilmente prodotto ad Einsiedeln, vi è sicuramente presente almeno dal sec. XIV, come attestano la presenza di commenti e manine di attenzione di Heinrich von Ligerz.
Online dal: 23.09.2014
Commento alle prime otto lettere di Paolo. Si tratta della copia dell'esemplare (perduto) che, secondo la tradizione, venne redatto prima del 945 dall'abate Thietland († um 964). Ampie parti del testo dipendono dal commento a Paolo del vescovo Atto di Vercelli (885-961).
Online dal: 20.12.2012
Lezionario allestito nell'abbazia di San Gallo durante il X secolo (prima del 950). Può darsi che sia stato offerto da San Gallo a Einsiedeln in occasione della consacrazione della chiesa di Einsiedeln nel 948, insieme con il Codex 17.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto composto di due parti, riunite insieme almeno dal sec. XIV, data della legatura. La prima parte (1-85) contiene il Commento alla Genesi di Alcuino e viene datata nel secondo terzo del sec. IX e localizzata da alcuni studiosi nella Germania occidentale e da altri in area retica. La seconda parte (87-191) contiene le Partitiones del grammatico Prisciano ed è stata vergata ad Einsiedeln nella seconda metà del sec. X. Sull'ultima carta (192) è trascritta una lettera spedita nel 1288 dall'abate di Einsiedeln Heinrich II. von Güttingen (1280 al 1299) al vice-cappellano della chiesa dei SS. Pietro e Paolo sull'isola di Ufenau.
Online dal: 23.04.2013
Questo codice, databile al sec. X, contiene il Musica enchiriadis (2-27), un trattato di teoria musicale risalente al sec. IX nel quale si cerca di elaborare una serie di regole per la composizione in polifonia, e le note di commento Scolica enchiriadis (27-45, 66-102). Per illustrare in modo grafico la musica venne usata la notazione daseiana. A lungo attribuito ad Hucbald, oggi viene considerato di autore anonimo.
Online dal: 22.03.2017
Il ms. 83 è un breviario completo composto dalle seguenti parti: calendario, antifonario con notazione neumatica, lezionario con le letture bibliche, omiliario con le letture del Padri della Chiesa, innario, i cantici del Vecchio e del Nuovo Testamento, salterio, letture brevi, orazioni, preghiere e benedizioni. Da rilevare soprattutto la più antica versione conservata dell'ufficio per Meinrad, ancora oggi utilizzato. Le melodie dell'antifonario appartengono al dialetto corale alemannico, così come ancor'oggi viene cantato ad Einsiedeln nella Liturgia delle Ore.
Online dal: 04.11.2010
Questo manoscritto, realizzato nell'abbazia di San Gallo durante la seconda metà dell'XI secolo, contiene una copia, alla quale mancano alcuni capitoli, del De ecclesiasticis officis Lib. I et II di Amalario (Metensis). La continuazione, con il testo mancante, si trova nel Cod. 110, il quale fu pure allestito a San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo comprendente gli Ordines Romani e opere di Amalario (Metensis). Il contenuto di questo codice è praticamente identico a quello del Cod. Sang. 446 della biblioteca abbaziale di San Gallo, fatto che indica che questa trascrizione, realizzata nella seconda metà dell'XI secolo, è di origine sangallese.
Online dal: 31.07.2009
Il manoscritto contiene un martirologio (pp. 1-28), la Regola di S. Benedetto (pp. 28-83) e un omiliario (pp. 84-126). E' vergato da due copisti in minuscola tardocarolina e presenta due iniziali decorate con racemi vegetali a inchiostro. Nel XIII sec., in uno spazio lasciato libero alla fine del testo della Regola (p. 83), è stato trascritto un documento che ricorda la confraternita di preghiera (Gebetsverbrüderung) tra l'abbazia di Einsiedeln e quella di S. Biagio nella Foresta Nera.
Online dal: 17.03.2016
Si tratta del più antico gruaduale completo e con notazione che si sia conservato, con diverse aggiunte (come i versetti per l'Alleluia, antifone e versetti salmodici per le antifone del communio). Essendo il graduale completo, questo manoscritto è ancora oggi di grande importanza per la ricerca sul canto gregoriano. La seconda parte è costituita dal Libyer Ymnorum, ossia dalle sequenze di Notkero di S. Gallo. Nuove ricerche hanno confermato che il codice è stato scritto ad Einsiedeln intorno al 960-970, certamente per il terzo abate del monastero, l'inglese Gregor.
Online dal: 31.03.2011
Il manoscritto, che contiene unicamente il commento di Gerolamo al Vangelo di Matteo, è scritto in minuscola carolina dal copista Subo che si firma alla fine del testo (p. 267) e sull'ultima pagina, ora incollata come controguardia (p. 268). Lo stile delle iniziali rimanda all'area retica, mentre il nome Subo è attestato a Disentis. Presente ad Einsiedeln sicuramente dal XVII secolo come attesta l'ex-libris a p. 1.
Online dal: 09.04.2014
Contiene tra gli altri il De viris illustribus di Gerolamo, il De viris illustribus di Gennadio, il Deflorata di Isidoro di Siviglia e da ultimo un Tractatus de VII sacramentis aggiunto nel XII/XIII secolo. Presente nella biblioteca di Einsiedeln probabilmente già dal sec. XIV, come attestano il tipo di legatura e la presenza dell'ex-libris a p. 1.
Online dal: 09.04.2014
La prima parte del manoscritto (pp. 2-261) contiene il commento di Gerolamo al Vangelo di Matteo e un'omelia attribuita ad Isidoro di Siviglia (pp. 261-262), mentre nella seconda (pp. 263-378) è trascritta una Expositio quattuor evangeliorum dello Pseudo-Gerolamo. Vari copisti hanno vergato il codice in una minuscola precarolingia che presenterebbe delle caratteristiche della scrittura retica. L'influsso retico è al contrario chiaramente visibile in alcune iniziali a penna (p. 2, 5, 62).
Online dal: 23.09.2014
Questo manoscritto del X secolo di Reichenau contiene epigrammi di Prospero di Aquitania come pure l'opera "De consolatione philosophiae" di Boezio.
Online dal: 31.07.2009
Contiene i Moralia in Job di Gregorio Magno. Viene attribuito alla regione di Disentis e datato al primo terzo del sec. IX sulla base delle affinità della scrittura - una minuscola carolina - con quella dell'Einsiedeln 126 sottoscritto dal copista Subo. Presente ad Einsiedeln sicuramente dal XVII secolo come attesta l'ex-libris a p. 3.
Online dal: 09.04.2014
Contiene le Omelie di Gregorio Magno sul profeta Ezechiele ed è vergato da varie mani in una minuscola generalmente ritenuta vicina alla retica, e quindi attribuito da vari studiosi ad uno scriptorium svizzero o all'area retico-lombarda. Una parte delle pagine 204 e 206 e l'intera p. 214 sono scritte in onciale. Presenta numerose iniziali con elementi geometrici e vegetali il cui stile le avvicina a quelle del Sacramentario di Remedio (Cod. Sang. 348). Le maniculae di Heinrich von Ligerz attestano la presenza del ms. ad Einsiedeln già dal sec. XIV.
Online dal: 23.04.2013
Contiene la Expositio Evangelii secundum Lucam di S. Ambrogio. Il codice è stato allestito a Engelberg su commissione dell'abate Frowin (1143-1178), come attesta il verso dedicatorio sulla c. 1. Contiene inoltre tre iniziali decorate con motivi vegetali nella maniera in uso nello scriptorium di Engelberg all'epoca dell'abate Frowin.
Online dal: 19.12.2011
Questo manoscritto, trascritto in diversi periodi in Italia e a Einsiedeln, contiene opere di Isidoro, Ucbaldo e Bernoldo come pure il Vangelo di Nicodemo.
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto composto di due parti contenenti vari testi grammaticali, probabilmente riunite nel sec. XIV in occasione di una nuova rilegatura; da allora il codice è presente nella biblioteca di Einsiedeln. La trascrizione della prima parte (2-110) viene collocata forse a Reichenau nel 3. terzo del sec. IX , mentre quella della seconda (111-215), più antica, forse a Reims nel sec. VIII/IX. Altri studiosi (Bruckner) ritengono la scrittura di questa seconda parte dubitativamente retica.
Online dal: 23.04.2013
Contiene l'Expositio sul vangelo di Marco di Beda il Venerabile (pp. 2-341) e un Tractatus de cruce domini (pp. 341-351), nel manoscritto attribuito ad Ambrogio ma in realtà di Giovanni Crisostomo. Attribuito da Bruckner all'area di scrittura retica, Hartmut Hoffman avanza l'ipotesi di un'origine a St-Germain-des-Prés. Presente ad Einsiedeln sicuramente dal XVII secolo come attesta l'ex-libris a p. 3.
Online dal: 09.04.2014
Manoscritto miscellaneo contenente lettere di papa Gregorio il Grande come pure commentari a Boezio. Il testo contiene, oltre alle glosse latine, anche numerose glosse, in scrittura cifrata, in antico alto tedesco. Il manoscritto fu realizzato durante la seconda metà del X secolo a Einsiedeln.
Online dal: 31.07.2009
Contiene le opere di Alcuino Tractatus super epistolam ad Titum, Expositio in epistulam Pauli ad Philemonem e Expositio in epistulam ad Hebraeos. Il codice è stato prodotto nello scriptorium di Reichenau forse all'epoca di Reginbert.
Online dal: 19.12.2011
Contiene, insieme ad altri testi, la raccolta di canoni ecclesiastici detta Collectio Quesnelliana. Il codice dovrebbe essere stato scritto in uno scriptorium del nord-est della Francia, ed appartenne in seguito alla biblioteca di corte di Carlomagno. Nel sec. XI è attestato nella biblioteca del duomo di Colonia dove venne annotato da Bernoldo di Costanza. Appartenne poi al vescovo ausiliare di Costanza Jakob Johann Mirgel (1559-1629) per poi giungere, con alcuni altri suoi libri, nella biblioteca del monastero di Einsiedeln.
Online dal: 19.12.2011
Manoscritto del sec. XII (1170-1190) copiato probabilmente in Svizzera (Einsiedeln?) o in Austria. Contiene l'Introductio In prima parte agitur (fol. 1r-7ra) ed il Decretum di Graziano [Σ-group, cf. C. Wei, A Discussion and List of Manuscripts Belonging to the Σ-group (S-group)] (fol. 7ra-217va); una additio (a fol. 167vb a C.29: Adrianus papa Eberhardo Salzeburgensi archiepiscopo. ‘Dignum est et a rationis... [JL 10445: 1154-59]); diversi strati di glosse (erasi fino a fol. 21a), ed excerpta dalla Summa di Rufino (cfr. R. Weigand, Die Glossen zum Dekret Gratians. Studien zu den frühen Glossen und Glossenkompositionen, Roma 1991, pp. 737-740); frammenti della Glossa ordinaria di Bartholomaeus Brixiensis (Francia, sec. XIII med.) sono stati copiati su rasura ai fol. 6va-9va.
Online dal: 22.03.2017
Contiene la Panormia, una raccolta di testi di diritto canonico attribuita ad Ivo di Chartres, che l'avrebbe redatta dopo il 1095. Il codice, probabilmente prodotto ad Einsiedeln, è stato vergato da un solo copista in una carolina regolare e calligrafica. Delle otto iniziali che introducono gli altrettanti libri nel quale è diviso il testo, solo una è stata completata con il colore rosso (p. 78), mentre delle altre è visibile il disegno preparatorio.
Online dal: 23.09.2014
Costituiva in origine un unico volume con l'Einsiedeln 281. Il codice è stato allestito in ambito reto-lombardo intorno al sec. VIII/IX. La prima parte (pp. 1-256) è stata scritta in minuscola carolina, la seconda (pp. 258-430) in minuscola retica e la terza (pp. 431-526) in minuscola retica o alemannica. Nel XIV secolo si conservava già ad Einsiedeln come attestano le maniculae apposte da Enrico di Ligerz.
Online dal: 13.12.2013
Contiene tra gli altri gli atti di vari concilii (pp. 1-41) e la Collectio vetus gallica (pp. 41-166), la raccolta di canoni della Gallia in epoca franca. Nella prima parte vi sono delle glosse in antico tedesco databili al sec. X. Il codice era a Costanza nel XVII secolo come si deduce dalla presenza all'interno della coperta anteriore dell'ex-libris del vescovo Johann Jakob Mirgel (1598-1644), per poi giungere subito dopo ad Einsideln (ex-libris del XVII sec. a p. 1).
Online dal: 09.04.2014
Si tratta di un esemplare particolarmente bello, scritto in Francia (Parigi?) o nelle Fiandre, del cosiddetto Heilsspiegel, lo Speculum humane salvationis. L'opera stessa è conservata in più di 200 manoscritti ed in numerose stampe. L'opera si suddivide nella storia precedente la salvezza (Vecchio Testamento), nella storia della salvezza del Nuovo Testameno (dall'Annunciazione al Giudizio Universale), nelle 7 stazioni della Passione, nei 7 dolori e nelle 7 gioie di Maria. Oggi è mutilo di 4 fogli e della parte iniziale.
Online dal: 04.11.2010
Raccolta di testi omiletici e di teologia pastorale datati agli anni [14]52, [14]54 e [14]55, giunta ad Einsiedeln dalla regione del lago di Costanza. Le opere principali sono: Nicolao di Dinkelsbühl Sermones de sanctis, De tribus partibus poenitentiae, De indulgentiis, De oratione Dominica, una raccolta degli scritti in latino di Marco di Lindau OFM e di Giordano di Quedlinburg OESA i Sermones super commune sanctorum ed Sermones ad personas religiosas.
Online dal: 21.12.2010
Codice miscellaneo costituito da cinque parti. La prima (1-93) contiene una copia della Regola di S. Benedetto, forse portata ad Einsiedeln da S. Meinrad († 861). Dal punto di vista della critica testuale il testo appartiene al gruppo Textus receptus della Regola, quale attestato nel sec. VIII/IX tra l'altro nell'Italia del nord e a Montecassino; di notevole interesse le molte glosse interlineari. Le altre parti del manoscritto contengono: un Martyrologium (93-108), un Breviarium Apostolorum (98-99), due inni (100) ed un racconto redatto da Heinrich di Würzburg (109-148).
Online dal: 23.04.2013
Contiene, quale testo principale, la Explanatio Dominicae Orationis dell'abate di Engelberg Frowin (†1178), abate che probabilmente ne commissionò anche la confezione, come si deduce dai versi riportati sull'ultima pagina (468). Il codice giunse ad Einsiedeln probabilmente all'inizio del sec. XVII.
Online dal: 19.12.2011
Il manoscritto costituisce, insieme ai codd. 247(379), 248(380) e 249(381), l'ultimo di quattro tomi contenenti una collezione di vite di santi e passioni di martiri, distribuite secondo l'anno liturgico. I quattro volumi furono sicuramente in uso ad Einsiedeln, dove probabilmente furono anche allestiti. Ogni vita è introdotta da una grande iniziale rubricata e lungo i margini sono presenti numerose glosse e manine di attenzione di Heinrich von Ligerz. Le antiche carte di guardia, ora staccate, hanno lasciato all'interno delle coperte le tracce di un testo liturgico con notazione neumatica e, in quella posteriore, di un'iniziale miniata.
Online dal: 22.03.2017
Contiene il commento anonimo, ma ora attribuito ad Hildemaro di Corby, alla regola di S. Benedetto. La prima parte (79r-106r) è stata scritta nell'Italia del nord nel sec. IX mentre la seconda (107r-169v) ad Einsiedeln nel sec. X.
Online dal: 13.12.2013
Il manoscritto contiene la terza parte (Collationes 18-24) dell'opera di Giovanni Cassiano Vitae et collationes patrum. Il testo è introdotto da una miniatura a piena pagina nella quale, in un medaglione al centro, è raffigurato l'autore Cassiano intento a scrivere la sua opera, circondato da quattro abati su sfondo a scacchi: Piamun e Giovanni con il nimbo rotondo, Pinufius e Theonas con il nimbo quadrato. Il manoscritto fa parte del gruppo di codici allestito all'epoca dell'abate Thietland (961-intorno al 964).
Online dal: 17.03.2016
Questo manoscritto composito del sec. IX/X contiene la Vita di Antigone, frammenti di una pretesa Collatio Alexandro et Dindimi e di una falsa lettera di Seneca all'apostolo Pietro, e l'”Enchiridion, seu De fide spe et caritate” di Agostino. Più tardi è stata aggiunta una trascrizione del concordato di Worms del 1122. Scritto ad Einsiedeln e nella Germania meridionale (S. Gallo?).
Online dal: 21.12.2009
Questo manoscritto proveniente da Disentis (sec. IX) contiene le Recognitiones di papa Clemente I nella traduzione latina di Rufino di Aquileia. Mancano i libri IV-VI ed alcuni capitoli.
Online dal: 23.04.2013
Codice composito scritto nei secc. X/XI e XIII/XIV ad Einsiedeln e S. Gallo. Contiene vari scritti destinati all'edificazione religiosa come le vite dei santi Faustino, Giovita e Gangolfo, la Regola di s. Benedetto, dei sermoni, dei trattati liturgici e il De ratione temporum.
Online dal: 21.12.2009
Contiene il trattato mistico in tedesco La luce fluente della divinità ("Das fliessende Licht der Gottheit") di Matilde di Magdeburgo e altri scritti mistici (tra gli autori Maestro Eckhart). Su richiesta di Margherita zum Goldenen Ring, e insieme al Cod. 278(1040), il codice venne regalato da Heinrich Rumersheim (Basilea) ai quattro monasteri femminili in der Au presso Einsiedeln.
Online dal: 26.04.2007
Trattati mistici in tedesco: Rodolfo di Biberach, Maestro Eckhart, Giovanni di Sterngasse, Alberto Magno, ecc. Su richiesta si Margherita zum Goldenen Ring e insieme al Cod. 277(1014), il codice venne regalato da Heinrich Rumersheim (Basilea) ai quattro monasteri femminili in der Au presso Einsiedeln
Online dal: 26.04.2007
La prima parte (pp. 1-178), contenente dei trattati di ascetica, costituiva in origine un unico volume con l'Einsiedeln 199 ed è scritta in minuscola di area retica o alemannica. Il rimanente del codice è redatto in minuscola carolina. La seconda parte (pp. 179-270) è localizzabile in Svizzera o nell'Italia del nord, la terza (pp. 271-314) in Francia. Nel XIV secolo si conservava già ad Einsiedeln, come attestano le numerose maniculae apposte da Enrico di Ligerz.
Online dal: 09.04.2014
Il devozionale dell'abate Ulrich Rösch di San Gallo contiene varie preghiere, orari e calendari, è decorato con elaborate iniziali e fu scritto nell'anno 1472.
Online dal: 31.07.2009
La prima parte del manoscritto è costituita dall'opera di Boezio Peri Hermeneias di Aristotele. La seconda parte contiene dieci vite di santi, probabilmente destinate alla lettura nel coro.
Online dal: 12.08.2010
Boezio è l'autore dei due trattati tramandati in questo manoscritto del sec. X: De geometria (1-22) e De musica (23-145). I due testi sono corredati da numerosi disegni, e da glosse marginali e interlineari.
Online dal: 22.03.2017
L'opera di Bartholomeus de Glanvilla costituisce unicamente la prima parte di questo manoscritto composito, che contiene inoltre le seguenti opere: Alberto Magno (De compositione hominum et de natura animalium), De Romana Curia, De consecratione Romanorum Imperatorum, Forma iuramenti, Privilegium Constantini, liste di cardinali con le rispettive chiese di cui erano titolari, De arboribus.
Online dal: 12.08.2010
Il codice contiene lo scritto di Boezio Peri hermeneias Aristotelis Libri V. Già dal XIV sec. è però acefalo e mutilo. Il volume si presenta scritto da varie mani e contiene molte annotazioni marginali di Heinrich von Ligerz.
Online dal: 12.08.2010
Manoscritto composito in due volumi realizzato durante il IX e il X secolo nell'est della Francia o nel sud-ovest della Germania. Include opere di Wandalberto, Boezio, Ausonio, Gregorio, Aratore, Prudenzio, Aldelmo e Bonifacio.
Online dal: 31.07.2009
Da circa venti anni sappiamo che questo antico manoscritto contiene i testi di medicina di due autori, mentre prima entrambi erano stati attribuiti a Galeno. Le due parti contengono: 1. Galeno, Ad Glauconem de medendi methodo Lib. I-III (non nella giusta successione dei testi) e 2. Pelagonio , Ars veterinaria. Di quest'opera mancano l'inizio e la fine del testo.
Online dal: 04.11.2010
Nel codice cartaceo sono stati trascritti alla metà del sec. XV a Bellinzona una serie di decreti emanati dalle autorità viscontee tra il 1352 ed il 1443 ed indirizzati alle autorità cittadine. Nelle pagine rimaste bianche alla fine del testo sono state copiate delle lettere di esenzione rilasciate per gli uomini e la valle Mesolcina nel 1498-1499. Il codice appartenne alla famiglia Varone e nel 1537 venne acquistato e fatto restaurare dal notaio bellinzonese Giovanni Giacomo Rusca. Pervenne alla biblioteca di Einsiedeln intorno al 1787 dopo che nel XVII secolo era stato donato da Carlo Bernardino Zacconi alla biblioteca dei gesuiti bellinzonesi, poi rilevata dai benedettini.
Online dal: 20.12.2012
Il manoscritto contiene varie opere di Prudenzio, ed è scritto da vari copisti. Il testo è corredato di glosse in gran parte interlineari. La maggior parte di queste è in lingua latina, alcune altre in dialetto alemanno.
Online dal: 22.03.2017
Questo manoscritto in due parti contiene trattati di Ippocrate come pure la sua opera De urinis. Realizzato nella prima metà del X secolo a San Gallo.
Online dal: 31.07.2009
Il codice contiene l'opera di Boezio In Isagogen Porphyrii Commentorum Editio secunda (ed. Brandt 1906). Il codice è scritto da varie mani, da Colonia e da Einsiedeln, ma le modalità di questa collaborazione non sono meglio precisabili. Il medesimo testo si ritrova nel Cod. 338(1321) I.
Online dal: 12.08.2010
Manoscritto di formato quasi quadrato, con ampi margini dove trovano posto rare glosse. Il testo principale trascritto nel codice è il trattato di Claudiano Mamerto, molto diffuso in epoca medievale, De statu animarum. Sicuramente non allestito ad Einsiedeln, proviene forse da Soissons.
Online dal: 17.03.2016
Manoscritto composito databile dalla seconda metà del sec. X contenente una raccolta di testi tra i quali gli Annales Einsidlenses, il De grammatica di Prisciano, il frammento di un testo riguardante il gioco degli scacchi ed un calendario utilizzato per annotazioni obituarie fino al XVI secolo.
Online dal: 19.12.2011
Manoscritto composito contenente vari testi per il calcolo della Pasqua, due calendari databili al 950-975 il primo (4-16) e al sec. IX/X il secondo (29-40) e delle Quaestiones morales databili al sec. XIII.
Online dal: 19.12.2011
Il "De consolatione philosophiae" di Boezio e la vita di san Wolfgango composta da Otloh di S. Emmeram compongono questo codice in due parti. Una parte fu realizzata a Einsiedeln, la seconda probabilmente a Strasburgo.
Online dal: 31.07.2009
Questo codice di Einsiedeln contiene la lettera di Alessandro a Aristotele, la vita di Carlo Magno di Einhardo ed un resoconto di Eberwino sulla vita dell'eremita Simeone di Trier. Questo manoscritto, realizzato durante il primo terzo del X secolo e la seconda metà dell'XI secolo, può essere stato allestito a San Gallo ma anche nell'ovest o nel sud della Germania.
Online dal: 31.07.2009
Si tratta di un manoscritto composito con testi di contenuto filosofico e retorico. All'inizio si trovano le traduzioni di Boezio degli scritti di Aristotele sulle Categorie e il Peri Hermeneias; segue poi lo scritto De Dialectica, ed i Topica di Cicerone con un commento di Boezio.
Online dal: 12.08.2010
Il manoscritto contiene una raccolta molto importante di vari testi. Soprattutto rimarchevoli le Inscriptiones Urbis Romae e l'Itinerarium Urbis Romae. Da sottolineare però anche l'Ordo Romanus XXIII per il Venerdì Santo conservato solo in questo manoscritto. Contiene inoltre un estratto dalle Notae di Valerio Probo, i Gesta Salvatoris (Evangelium Nicodemi), Varia Poemata ed un testo della De inventione s. Crucis. Non si hanno notizie sulle circostanze dell'arrivo del manoscritto a Pfäfers e poi ad Einsiedeln (intorno al sec. XIV).
Online dal: 04.11.2010
Il manoscritto è composto di due parti che solo nel sec. XIV sono state rilegate insieme ad Einsiedeln ed annotate da Heinrich von Ligerz. La prima parte (1-137), che contiene tre opere di Prisciano ed una di Rufino, è stata realizzata nei secoli IX/X forse in Svizzera o Germania. La seconda parte (139-318) contiene opere di Isidoro ed è parzialmente palinsesta. E' stata scritta nell'VIII/IX secolo nell'Italia del nord o in Svizzera, probabilmente nello stesso scrittorio che ha prodotto il Cod. Sang. 908.
Online dal: 19.12.2011
Contiene la Historia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea. Sulla base delle caratteristiche della scrittura, e di alcune annotazioni marginali, il manoscritto viene attribuito alla Germania meridionale, forse all'area di Costanza. Sicuramente presente ad Einsiedeln dal XIV secolo, come attestano le numerose annotazioni di Enrico di Ligerz e due suoi disegni nei margini (pp. 133 e 211).
Online dal: 09.04.2014
Questo codice, scritto in minuscola retica, contiene dei capitoli scelti dalla Storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea.
Online dal: 23.04.2013
Si tratta di un manoscritto composito; oltre all'incompleta Imago mundi di Onorio d'Autun sono contenuti vari testi di autori anonimi come il Nomina XI regionum, Divisio orbis terrarum, De anima, De anima humana, De origine animarum, De anima mundi, De origine animarum, e infine la Epistola Alexandri ad Aristotelem.
Online dal: 12.08.2010
Boezio (ca. 476-ca. 525), uno dei più creativi eruditi della tarda antichità e uno dei pensatori più influenti sia nel campo della logica che della filosofia e della teologia, è l'autore delle opere trascritte in questo codice: De arithmetica et geometria e De musica. Entrambe vennero intese nel medioevo come opere di base del Quadrivio. Il manoscritto è stato scritto ad Einsiedeln nel sec. X.
Online dal: 21.12.2009
Contiene opere di Isidoro da Siviglia: Libri originum (I-III e V-XX), De natura rerum, e uno scambio di lettere tra Isidoro e Braulio di Saragozza. Il codice è stato ricomposto da una serie di frammenti recuperati nel XIX sec. da volumi giuridici della biblioteca della prepositura di S. Gerold nel Voralberg. Il manoscritto, come attestano i versi di dedica sul f. 1r, è stato allestito su commissione dell'abate Frowin di Engelberg (1143-1178).
Online dal: 19.12.2011
Il manoscritto contiene frammenti delle commedie di Terenzio appartenenti a due manoscritti perduti databili al decimo secolo (ff. 3r-26v e ff. 28r-55v, indicati nelle edizioni con la sigla ε e η), più alcuni frammenti di un terzo manoscritto (ff. 56r-57v) con parti del Phormio terenziano e un inno a San Nicola. I frammenti hanno dimensione, leggibilità, e stato di preservazione diversi. Alcuni fogli mancanti del secondo codice (η) sono contenuti nella raccolta di frammenti della Stiftsbibliothek di S. Gallo, Cod. Sang. 1394 (pp. 115-120).
Online dal: 17.12.2015
I frammenti raccolti in questa raccolta vennero staccati prima del 1858 da copertine di libri ad opera di p. Gall Morel e riuniti in un volume intorno al 1860. Si tratta di frammenti di sequenze (due raccolte), melodie di inni (come ancora oggi vengono cantate ad Einsiedeln), tre melodie per il Gloria (la terza viene attribuita a papa Leone IX), tre spettacoli liturgici ed il Novem modi di Hermannus. Il codice è importante per la storia della musica perchè per la prima volta ad Einsiedeln i neumi vengono suddivisi su quattro righe musicali (incise); la lingua è il dialetto corale alemannico.
Online dal: 04.11.2010
Questo antifonario venne scritto su incarico dell'abate Giovanni I di Schwanden per la preghiera delle ore della comunità monastica di Einsiedeln. Insieme ai Cod. 611-613 attesta l'introduzione del sistema di note musicali di Guido Monaco con la notazione quadrata.
Online dal: 23.04.2013
Questo codice rappresenta probabilmente la trascrizione originale del manoscritto con neumi nella notazione di Guido di Arezzo, realizzata poco prima del 1314 su incarico dell'abate Giovanni I di Schwanden. Sulla base di questo modello vennero realizzate negli altri „Schwanden codices“ delle copie calligrafiche. Forti tracce d'uso confermano che questi manoscritti furono in uso fino al sec. XVII, cioè fino alla riforma liturgica seguita al concilio di Trento. Si tratta del dialetto corale alemannico, così come ancora oggi viene cantato ad Einsiedeln.
Online dal: 04.11.2010
Salterio in tedesco. I salmi sono preceduti da rubriche che definiscono quando questi vadano recitati. Contiene inoltre dei cantici, il Te deum e le litanie dei santi. I nomi contenuti nelle litanie rimanderebbero ad un'origine del manoscritto in ambito benedettino. Il codice è stato vergato da Othmar Ortwin nel 1421. Venne acquisito nel 1839 da p. Gallus Morell, monaco e bibliotecario ad Einsiedeln, dal monastero cistercense di Wurmsbach, sul lago di Zurigo.
Online dal: 17.03.2016
Questo codice con la Legenda aurea di Jacopo da Varazze è considerato oggigiorno il secondo più antico manoscritto contenente quest'opera, scritto ancora durante la vita dell'autore; è datato 1288. Contiene anche la cosiddetta aggiunta Provincia, qui addirittura tramandata per la prima volta. Nel codice stesso non sio trovano indicazioni che confermino l'origine del manoscritto dall'abbazia di Pfäfers, così come affermato da A. Bruckner. Il codice venne probabilmente scritto in area tedesca meridionale (nella cerchia degli eremiti agostiniani).
Online dal: 04.11.2010
Oltre alla Vita di Benedetto secondo i Dialogi di Gregorio, in una traduzione che sembra essere presente unicamente in questo codice (così secondo Werner Williams-Krapp), il manoscritto allestito nel convento delle domenicane di S. Verena di Zurigo nel 1449 contiene la traduzione di tre altre leggende che riguardano santi domenicani del XIII secolo. Anche queste sono attestate unicamente in questo codice, poco studiate, e inedite. Si tratta di una delle tre versioni della traduzione della Vita S. Dominici di Dietrich von Apolda; della traduzione della Legenda maior dell'inquisitore Pietro da Milano ucciso nel 1252 (anche conosciuto come Pietro Martire o Pietro da Verona) redatta da Thomas Agno de Lentino, al quale è aggiunta la bolla di canonizzazione Magnis et Crebris rilasciata nel 1253 da Innocenzo IV. Degno di nota il fatto che anche la traduzione della bolla contiene una leggenda di Pietro, che secondo Regina D. Schiewer è indipendente da quella di Tommaso Agno. Se le traduzioni delle leggende in lingua alemannica contenute nel Cod. 671 dovesse essere state redatte intorno al 1300 (come ritiene Schiewer), allora la versione (abbreviata?) della traduzione della vita di Domenico contenuta nel Cod. 671 costituirebbe la più antica testimonianza della presenza delle Rivelazioni di Mechthild di Magdeburgo nella Germania sudoccidentale, il capitolo finale del quinto libro della vita di Domenico (cfr. ff. 80v-82r) si basa infatti su estratti della traduzione latina del Das Fließende Licht der Gottheit.
Online dal: 22.03.2017
Il codice, di formato molto piccolo, contiene dei trattati di musica di vari autori sia italiani che francesi; tra questi Marchetto di Padova (cc. 1-44), Johannes de Muris (cc. 83-104v) e Prosdocimo de Beldomandi (cc. 51-55, 75-82). E' stato scritto nell'Italia del nord all'inizio del XV secolo.
Online dal: 13.12.2013
Christus und die Minnende Seele (“Cristo e l'anima cortese"); Enrico Suso, Vita e opere. Proprietà dei coniugi Ehlinger-von Kappel (Costanza), il codice giunse poi al convento dominicano di San Pietro a Costanza, quindi probabilmente all'abbazia di Rheinau; dopo la soppressione di quest'ultima giunse in deposito ad Einsiedeln.
Online dal: 26.04.2007